"L’8 e il 9 giugno si voterà per le europee, Alternativa Popolare di Bandecchi ha presentato le proprie liste senza raccogliere le firme confidando nell’apparentamento con il PPE, la Corte d’Appello di Roma ha respinto l’istanza, quella di Napoli la ha accolta. Quindi i laziali, i toscani, gli umbri e i marchigiani, per ora, non potranno votare Alternativa Popolare, mentre potranno farlo gli italiani del Sud. Ovviamente AP ha presentato ricorso".
"L’8 e il 9 giugno si voterà per le europee, Alternativa Popolare di Bandecchi ha presentato le proprie liste senza raccogliere le firme confidando nell’apparentamento con il PPE, la Corte d’Appello di Roma ha respinto l’istanza, quella di Napoli la ha accolta. Quindi i laziali, i toscani, gli umbri e i marchigiani, per ora, non potranno votare Alternativa Popolare, mentre potranno farlo gli italiani del Sud. Ovviamente AP ha presentato ricorso". Così Stefano Bandecchi, sindaco di Terni e coordinatore di Alternativa Popolare ai microfoni della trasmissione 'L'Italia s'è desta' su Radio Cusano Campus, programma di approfondimento e attualità condotto dal direttore del giornale radio Gianluca Fabi e da Roberta Feliziani ha fatto il punto della situazione, precisando che: "Le leggi sulle campagne elettorali vanno fatte un anno prima, non a ridosso delle elezioni, forse questo non sarebbe successo. Se il Governo attraverso il Viminale fa una nota precisa e dice in sintesi che AP deve essere ammessa alle elezioni, perché viene messo in opera con il PPE vi è un messaggio chiaro, AP è iscritta al PPE, anzi ne è tra i fondatori e non è una casualità. Abbiamo tutta la documentazione firmata nella nostra ambasciata - ribadisce Bandecchi - dove si dice che il PPE autorizza Alternativa Popolare. Quando si parla di elezioni popolari europee si guarda al gruppo europeo. Inutile girarci intorno - tuona Bandecchi - è il Partito Popolare Europeo che si candida in Italia attraverso Alternativa Popolare. La legge europea è chiarissima, il PPE si presenta in Italia attraverso AP, cioè due gruppi congiunti. Il Viminale, in extremis, il 29 aprile ha tentato di colmare questa lacuna e AP sarà presente nel Sud Italia. Quando abbiamo presentato il ricorso facendo notare che a Napoli hanno fatto questa norma, a Roma candidamente hanno negato di conoscere questa nota del Viminale". E Bandecchi non ha dubbi: "Adesso mi aspetterei un nuovo intervento del ministro Piantedosi per dire ‘signori, a Roma probabilmente i giudici non hanno capito quello che ho scritto’ visto che stanno disconoscendo la sua comunicazione. Evidentemente in Italia il Viminale non conta più niente", rileva sarcasticamente il sindaco di Terni che prosegue la propria battaglia a suon di carte bollate.