Tutte le commissioni che finora hanno governato hanno espresso un mix di forze di centrodestra e centrosinistra: come arrivano al voto i 'nostri' partiti?
Un’Europa a trazione moderata. Dal 1958 infatti il voto europeo ha sempre privilegiato le forze riformiste: da una parte i popolari (e i cattolici) e liberali, dall’altra le forze socialiste (e non comuniste). Tutte le commissioni che finora hanno governato hanno espresso un mix di forze di centrodestra e centrosinistra: anche oggi la presidente von der Leyen (del Partito Popolare Europeo) ha come commissari otto Socialisti europei. In vista di giugno, i partiti sono in piena campagna elettorale. La direzione di Meloni e FdI è molto chiara: spostare l’asse della Commissione verso destra, puntando a eguagliare il numero dei seggi dei Socialisti Europei per poi allearsi con le forze popolari e liberali di centro. I conservatori sembrano avvantaggiati in alcuni stati europei (su tutti, Italia, Ungheria e Polonia) e potrebbero trovare l’appoggio anche delle forze dell’estrema destra, Lega e Rassemblement National su tutti. I partiti di Salvini e Le Pen infatti fanno parte del partito Identità e Democrazia, il più a destra dell’arco costituzionale europeo. Le posizioni antieuropeiste potrebbero raccogliere un consenso decisivo per poter costruire una Commissione che, sempre insieme ai popolari, tenda nettamente a destra. Solida pare la posizione di Forza Italia-Noi Moderati, membri forti dei centristi europei: saranno parte dello zoccolo duro del Parlamento. Allo stesso modo Azione e Italia Viva/+Europa (pur con liste diverse) si collocano in quel centro riformista che sarà decisivo in caso di un’alleanza tra popolari e socialisti: difficilmente il gruppo di Renew Europe (che fa capo a Emmanuel Macron) si inserirebbe in una commissione con molti membri conservatori o antieuropeisti. Dall’altra parte dell’arco, invece, si colloca il PD, membro forte del socialismo europeo (e che esprime il commissario all’economia Gentiloni): la visione ampia di Schlein potrebbe portare molti voti per un’Europa più sociale e verde, non senza i voti del Movimento 5Stelle, pur con tutte le frizioni che la politica italiana sta portando tra i due partiti di sinistra.