facebook telegram twitter whatsapp

Inveruno, Cultura

La sperimentazione... all'inferno

Fu Daniele Oppi a dare linfa a questo progetto sperimentale nel 1991 e oggi il frutto è in mostra nella Biblioteca comunale di Inveruno.

Verrà presentata un’opera edita dalla Cooperativa Raccolto nel 1991 a tiratura limitatissima, si tratta della versione del poeta Antonio Porta (Leo Paolazzi) accompagnata dall’opera grafica di Gianfranco Baruchello.

Fu Daniele Oppi a dare linfa a questo progetto sperimentale nel 1991 e oggi il frutto è in mostra nella Biblioteca comunale di Inveruno (MI).

È il giugno 1984 quando Antonio Porta, in occasione di un seminario al Poetry international Festival di Rotterdam, partecipa a una pubblica discussione sulla necessità e la possibilità di tradurre Dante in lingua moderna. Forse spinto da un’effettiva esigenza rilevata in quell’occasione anche da Franco Fortini, a Milano Porta si mette subito al lavoro traducendo il canto V dell’Inferno.

Se questa è stata l’occasione, ben più complesse sono le ragioni che hanno portato uno scrittore come Antonio Porta a compiere un’operazione da lui stesso definita «popolare» quale è la traduzione in lingua corrente del forse più famoso canto infernale.

Iniziativa del Comune di Inveruno a cura di Guado Officine Creative dal 1969

X

Preferenze per tutti i servizi

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Abilitando l'uso dei servizi di terze parti, accetti la ricezione dei cookies e l'uso delle tecnologie analitiche necessarie al loro funzionamento.

© 2009-2024 Comunicare Futuro Srl
C.F. e P.IVA 09364120965

Mobile version

Fai pubblicità con Logosnews
Gestione cookie     Privacy