Torna a Varese l’annuale convegno dedicato agli imprenditori, alla fiscalità e alle opportunità di business tra l’Italia e la Svizzera.
Torna a Varese l’annuale convegno dedicato agli imprenditori, alla fiscalità e alle opportunità di business tra l’Italia e la Svizzera. Giovedì 11 aprile, a partire dalle 16.30, presso la Sala Campiotti del Palazzo della Camera di Commercio di Varese in Piazza Monte Grappa 5, si svolgerà l’ottava edizione di Svizzera Italia, il congresso sulla fiscalità e le opportunità di business aperto a tutti. Tra le tematiche che verranno affrontate la distribuzione dei dividendi e gli accertamenti della Guardia di Finanza, le novità sui frontalieri, la tassa salute e i Comuni Italiani di Frontiera, la sicurezza sociale. L’evento è organizzato da Varese Professionisti in collaborazione con lo Studio Giallo & Co. (www.studiogiallo.eu) e MEGA FIDUCIARIA, con il patrocinio del Centro Studi Villa Negroni del comune elvetico di Vezia e la sponsorizzazione di Think S.r.l., Computer Set S.r.l. L’accesso al convegno sarà gratuito, previa registrazione online su EVENTBRITE al link https://bit.ly/3VNkn75 . L’accoglienza dei partecipanti avverrà a partire dalle ore 16.00. La discussione lavori si svolgerà tra le 16.30 e le 20. Al termine gli ospiti potranno trattenersi per un aperitivo a buffet e incontrare i relatori, gli imprenditori e i professionisti intervenuti all’evento.
L’apertura dell’ottava edizione del convegno Svizzera-Italia è affidata al Fiduciario Aris Merlo e al commercialista Salvatore Giallo, che relazioneranno sulla distribuzione dei dividendi transfrontalieri da parte di società della Confederazione Elvetica alla casa madre italiana e/o viceversa. Il caso più tipico è quello di una holding svizzera che possiede una società italiana operante sulla penisola, i cui redditi vengono tassati su suolo nazionale e i dividendi, se deliberati, distribuiti ai soci previa applicazione di un’ulteriore tassazione. L’Agenzia delle Entrate, con una legge di fine 2023, ha inoltre apportato modifiche al TUIR (Testo Unico delle Imposte sui Redditi) definendo meglio il concetto di residenza fiscale, non più legata al concetto civilistico (la residenza della persona), ma tenendo conto della sede degli interessi e dei riferimenti famigliari.
Il Capitano Roberto Castorina, Comandante della caserma della Guardia di Finanza di Luino, parlerà delle attività di controllo che il corpo sta effettuando per verificare la correttezza di alcune posizioni di soggetti italiani possessori di quote di Società a responsabilità limitata svizzere, le cosiddette Sagl (le corrispondenti S.r.l. in Italia). I controlli riguardano cittadini italiani che, dopo avere costituito società in Svizzera diventandone dipendenti e assumendo lo status di frontaliere, acquisiscono utili superiori alla media mascherati da rapporti di lavoro subordinato senza provvedere alla distribuzione dei dividendi.
Al commercialista Andrea Puzone il compito di riassumere le novità legate all’accordo entrato in vigore dall’1 gennaio 2024 riguardante lo smart working dei frontalieri, che se supera il 25 % delle ore lavorate determina la perdita di questo status. A carico degli 80.000 frontalieri che dalla Svizzera si muovono verso l’Italia, come da Legge di Bilancio, vi è inoltre l’applicazione della cosiddetta ‘tassa salute’ che prevede il prelievo mensile, variabile dal 3 al 6 % dello stipendio netto, per la costituzione di un fondo atto a disincentivare la migrazione oltreconfine dei medici e degli infermieri italiani. Il presidente dell’Associazione Comuni Italiani di Frontiera, architetto Massimo Mastromarino, spiegherà invece quali località italiane, situate in varie province ed entro i 20 chilometri dal confine svizzero, si sono attivati a richiedere il riconoscimento quale ‘comune frontaliero di fascia’, che darà diritto ad ottenere regimi di tassazione agevolata e ristorni economici dalla Svizzera.
Al Fiduciario Davide Nuzzi il compito di chiudere l’ottavo convegno Svizzera Italia con l’argomento “Assoggettamento transfrontaliero alla sicurezza sociale ed imposizione dei frontalieri in Svizzera”. A fine 2023 è stato infatti siglato, sia dall’Italia che dalla Svizzera, un nuovo accordo multilaterale europeo sullo smart working e i contributi previdenziali, ove è previsto che il limite contributivo passi dal 25 al 49,9 %. Ad esempio, un frontaliere che abita a Varese e si reca a lavorare a Lugano, se svolge il 35 % delle ore lavorate in smart working perde il requisito di frontaliere sotto il profilo della tassazione, che invece mantiene sotto il profilo dei contributi previdenziali, versati come prima in Svizzera.