Don Mauro Viganò, di Castano, ricorda Karol Wojtyla: "Giovanni Paolo II è stato un padre nella fede. La sua gioia, la sua caparbietà e la devozione sono state di esempio".
Cresciuto in gioventù nel suo esempio e divenuto sacerdote seguendone l’insegnamento. Per don Mauro Viganò, coadiutore di Castano Primo, Karol Wojtyla ha significato davvero tanto: “Per me papa Giovanni Paolo II è stato in assoluto un padre nella fede. La sua gioia, la sua caparbietà ma anche la sua devozione sono state di esempio e di stimolo per il mio cammino. La passione e l’amore che aveva per i giovani sono stati così intensi da indurmi come uomo e come sacerdote a dire: ‘vorrei avere un cuore grande come il suo’. L’emozione che ho provato accanto a lui quando ho intrapreso il mio cammino da neo-sacerdote è stata una profonda gioia: la benedizione di un papa che ti è caro non è una cosa secondaria. Quello è anche il più bel ricordo che ho di lui: quando abbiamo vissuto la Messa come diaconi nella sua cappella privata mi ha colpito l’intensità e la concentrazione della sua preghiera. Di questo sono molto invidioso!”