Gli Operandisti Moderni sono tornati in scena, ospiti della Sala della Comunità S. Ambrogio di Arluno, in collaborazione con il Comune.
Gli Operandisti Moderni sono tornati in scena, ospiti della Sala della Comunità S. Ambrogio di Arluno, in collaborazione con il Comune di Arluno, con la loro rappresentazione ‘Judas - Opera Rock’. Lo spettacolo, alla sua terza replica della stagione teatrale, ha raccolto nuovamente un grande successo, complice il calorosissimo pubblico presente in sala. Abbiamo fatto due chiacchiere con Matteo Cassani, Direttore Artistico della Compagnia Teatrale, che in questo spettacolo interpreta ‘Jesus’ e firma la regia dello spettacolo. Come sta reagendo il pubblico a questo spettacolo?Per ora siamo alla terza replica dello spettacolo, dopo la prima a Mesero nel Febbraio 2023 e una seconda data a Cuggiono nel Maggio 2023. Lo spettacolo è complesso ed impegnativo, anche a livello di spazio scenico, quindi la stagione è un po’ più diluita rispetto agli standard della nostra compagnia teatrale, perché la fase di pianificazione delle repliche e gli accordi con gli organizzatori richiedono un po’ più di tempo. Nonostante questo, abbiamo registrato degli ottimi numeri, anche rispetto ad altre produzioni che abbiamo portato in scena in passato; finora abbiamo portato “Judas” a quasi 1.000 persone, e intendiamo proseguire in questa direzione. E’ la dimostrazione che si può fare arte e spettacolo con la S maiuscola anche in contesti amatoriali, con attenzione non solo alla parte più recitativo/artistica, ma ad una macchina completa dello spettacolo, della quale fanno parte anche luci, audio, logistica, organizzazione, costumi etc. Quali sono gli elementi di questo spettacolo che rappresentano i suoi punti di forza? Sicuramente il pubblico si lega a questo spettacolo per una trama coinvolgente, per il fatto di trattare delle tematiche a cui siamo abituati pensare “vestite” in tutt’altro modo, mentre qui vengono tramutate in un musical, che avvicina gli spettatori non tanto alle figure religiose in sé, ma agli uomini e alle donne che hanno vissuto dietro quelle figure, con la loro umanità, le loro paure, i loro dubbi e le loro debolezze. Anche la musica ha la sua parte, come suggerisce il titolo, è un’opera rock, molto coinvolgente e incalzante, esplora un po’ tutti gli ambiti del rock trascinando lo spettatore in un ritmo vorticoso, sia scenico che musicale. Tra le eccellenze del gruppo cuggionese, sicuramente, vi è la presenza interna del gruppo tecnico che coordina e personalizza le proposte sceniche.