Oltre un quarto del territorio della Lombardia (26%) è coperto da boschi, che necessitano di un lavoro di pulizia e gestione sostenibile sempre più importante anche a fronte dei cambiamenti climatici in atto. È quanto afferma la Coldiretti regionale sulla base degli ultimi dati Ersaf in occasione della Giornata Internazionale delle Foreste, istituita dall’Onu che si celebra il 21 marzo.
Oltre un quarto del territorio della Lombardia (26%) è coperto da boschi, che necessitano di un lavoro di pulizia e gestione sostenibile sempre più importante anche a fronte dei cambiamenti climatici in atto. È quanto afferma la Coldiretti regionale sulla base degli ultimi dati Ersaf in occasione della Giornata Internazionale delle Foreste, istituita dall’Onu che si celebra il 21 marzo.
In Lombardia – spiega la Coldiretti regionale – l’81% delle foreste si trova in aree montane, il 12% in collina e il 7% in pianura. Un polmone verde concentrato prevalentemente nelle province di Brescia (oltre 171 mila ettari), Sondrio (125 mila ettari) e Bergamo (quasi 114 mila ettari) che da sole rappresentano circa i due terzi della superficie boscata. Seguono le province di Como (oltre 60 mila ettari), Varese (più di 52 mila ettari), Lecco (quasi 38 mila ettari), Pavia (37.500 ettari), Milano (oltre 8 mila ettari), Monza Brianza (4 mila ettari), Cremona (3.600 ettari), Lodi e Mantova (più di 2 mila ettari). Sono invece 292 le imprese boschive iscritte all’albo regionale – continua la Coldiretti Lombardia - che danno lavoro a più di 1.600 persone.
Gli agricoltori e i boscaioli – spiega la Coldiretti Lombardia – svolgono un’opera fondamentale di presidio della montagna e dei boschi in particolare, che rappresentano un patrimonio da tutelare e gestire al meglio soprattutto in un momento in cui i cambiamenti climatici provocano sempre più fenomeni estremi e violenti a cominciare dagli incendi, come dimostrano – precisa la Coldiretti – gli ultimi dati Ersaf disponibili relativi all’anno 2022 quando, complice una grave siccità, se ne sono registrati ben 486.
Il lavoro di gestione sostenibile e pulizia dei boschi – sottolinea la Coldiretti – è determinante per l’ambiente e la sicurezza della popolazione in particolare sul fronte della tenuta idrogeologica. Per difendere il bosco italiano occorre quindi creare le condizioni – rileva la Coldiretti – affinché si contrasti l’allontanamento dalle campagne e si valorizzino quelle funzioni di sorveglianza, manutenzione e gestione del territorio svolte dagli imprenditori agricoli.
Boscaioli e aziende agricole forestali – continua la Coldiretti – sono anche la colonna portante della filiera del legno Made in Italy. In un’ottica di difesa e sviluppo dell’economia del Paese e per garantire al contempo ai consumatori trasparenza e la possibilità di una scelta consapevole, è importante arrivare – sottolineano la Coldiretti e Federforeste – a una carta d’identità del legno che permetta al consumatore di essere informato sulla provenienza ma anche sulla sostenibilità del legname impiegato per i mobili o per il riscaldamento. Dietro a ogni tavola utilizzata – concludono Coldiretti e Federforeste – vive infatti un mondo fatto di territori e persone con un’intera filiera composta da agricoltori boscaioli, segherie, trasportatori, industrie e artigiani.