Sara Bettinelli: “Si sta davvero mettendo al centro dell’attenzione i nostri cittadini?”. Tante le domande che vengono sollevate sulla gestione attuale della sanità lombarda.
Il Gruppo Regionale Lombardo del Partito Democratico ha svolto con grande partecipazione la prima conferenza regionale sul Diritto all Salute, che si è tenuta nei giorni venerdì 23 e sabato 24 febbraio scorsi presso le sale convegni della Regione, situate a Palazzo Pirelli e Palazzo Lombardia.
L'evento ha compreso dieci conferenze che hanno approfondito una vasta gamma di temi riguardanti la salute e il sistema sanitario regionale. Tra i temi principali trattati vi sono stati la sostenibilità economica della sanità, il sostegno alla ricerca e l'utilizzo dell'intelligenza artificiale. Inoltre, si è discusso delle prospettive della medicina territoriale, del contrasto alla marginalità, della prevenzione e degli stili di vita, della medicina di genere, della salute mentale e altro ancora.
Molti spunti, e domande, sono stati sollevati dall’intervento di Sara Bettinelli, vicesegretaria PD Milano Metropolitana, consigliere di Città Metropolitana e sindaco di Inveruno.
“Voglio partire dal concetto: più il territorio è vasto più c’è difficoltà di un intervento puntuale. Attualmente il sistema sanitario evidenzia una distinzione radicale se affrontato in una città o in un’area metropolitana. In città si discute su quali siano i servizi da inserire in progetti come quello delle case di comunità, nell’area metropolitana ci dobbiamo chiedere prima di tutti come i cittadini possano arrivare a questi servizi. Faccio un ulteriore passo indietro: per avere un servizio sanitario occorre avere medici e nello specifico medici di base.” Qui la riflessione è entrata nel dettaglio, sui disagi nelle Comunità prive di medici di base e sul ruolo di supporto che deve necessariamente essere esercitato dai Primi Cittadini per garantire la giusta assistenza a tutti. “Ora i criteri di assegnazione del Medico di Base sono su base del distretto territoriale, ciò significa che tanti cittadini potrebbero avere il medico di base fuori dal comune di residenza.
E come ci arriva un cittadino, over, con difficoltà, senza un supporto , dal medico di base?” Ed ecco quindi che la riflessione si allarga sul sistema di trasporto pubblico locale. “Con altri sindaci - continua Bettinelli - stiamo analizzando la nuova proposta di piano di trasporto pubblico. Non c’è una sola linea prevista che arrivi al nosocomio di Legnano, nostro ospedale di riferimento.
Quando parliamo di accessibilità al sistema sanitario occorre anche pensare a come fisicamente un cittadino può arrivare alle cure.
Oggi i comuni sono gli ultimi anelli della catena, non possono sopperire a tutti, soprattutto a materie non di propria competenza. Continuare a chiedere agli enti locali di esercitare un ruolo di sussidiarietà li espone sempre più a fare scelte drastiche su quali servizi essenziali tagliare per garantire gli equilibri di bilancio in un quadro in cui le riforme che sulla carta dovrebbe portare a grandi miglioramenti, ma che calate nella realtà non trova concretezza.” Ultimo tema trattato dalla Sindaca la prevenzione:
“In ultimo, si parla tanto di prevenzione ma poi vengono prescritti esami diagnostici con urgenza a dieci giorni che vengono effettuati cinque o sei mesi dopo. Anche nel privato convenzionato non si riesce più a garantire l’accesso agli esami entro i dieci giorni. E in quest’ottica il medico di base, prima porta a cui si bussa per questioni di carattere sanitario, è chiamato ad intervenire in ogni problematica.
Concludo con tre domande:
stiamo mettendo al centro il sistema sanitario?
Stiamo mettendo al centro gli operatori sanitari?
Stiamo mettendo al centro i nostri cittadini?
Da sindaco in questo momento vi dico “no”, spero si possa fare tanto per migliorare la situazione”.