Al via la dodicesima edizione della Competizione Italiana di Mediazione (CIM), la gara tra 100 studenti universitari, divisi in 18 squadre, in rappresentanza di 16 Università italiane, che si sfidano su tre diversi casi di mediazione, per aggiudicarsi il titolo di miglior mediatore di controversie.
Al via la dodicesima edizione della Competizione Italiana di Mediazione (CIM), la gara tra 100 studenti universitari, divisi in 18 squadre, in rappresentanza di 16 Università italiane, che si sfidano su tre diversi casi di mediazione, per aggiudicarsi il titolo di miglior mediatore di controversie.
La CIM è organizzata dalla Camera Arbitrale di Milano, insieme all’Università degli Studi di Milano, l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e l’Università degli Studi di Milano Bicocca che ospitano l’evento.
Programma
Giovedì 15 febbraio, dalle 16 alle 18, si terrà il Convegno d’apertura presso l’Università Cattolica (Aula Magna, Largo Gemelli,1): si parlerà di mediazione e gestione dei conflitti in un mondo in guerra, di intelligenza artificiale, del futuro della mediazione e delle novità normative post-riforma. Qui il programma completo.
Il 16 febbraio, dalle 9.30 alle 19, all’Università degli Studi di Milano Bicocca (edificio U6-Agorà, Piazza Ateneo nuovo 1) si tengono le gare degli studenti con le simulazioni delle udienze di mediazione, a cui è possibile assistere. Sabato 17 febbraio ci sarà la proclamazione dei vincitori dalle ore 10.30 presso l’Università degli Studi di Milano (Via Sant’Antonio, 5).
“Il nostro obiettivo è diffondere anche a livello universitario la cultura della mediazione, come strumento di risoluzione alternativa delle controversie” ha dichiarato Stefano Azzali, Direttore Generale della Camera Arbitrale di Milano. “La Competizione Italiana di Mediazione stimola le vocazioni degli studenti e li indirizza a coltivare le competenze per diventare futuri mediatori: non basta solo una buona conoscenza del diritto, chi opera in una mediazione deve acquisire capacità di ascolto, doti comunicative e di negoziazione. La mediazione se fatta bene, fa bene alla giustizia, all’economia e alla società.”
Le Università partecipanti alla 12° edizione
Università degli Studi di Milano, Università degli studi di Milano Bicocca, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, l’Università degli Studi di Bergamo, l’Università degli Studi di Brescia, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, Università degli Studi di Padova, Università di Torino, Università degli Studi di Firenze, Università del Salento, Università degli Studi Bari Aldo Moro, Università di Urbino Carlo Bo, Università degli Studi di Verona, Università degli Studi di Ferrara, Università Telematica Pegaso e Università Luiss Guido Carli.
Cosa è la CIM
È una gara tra studenti universitari che competono, sfoderando doti di comunicazione, tecniche di negoziazione, capacità di problem solving, per vincere il titolo di miglior negoziatore e mediatore in materia civile e commerciale. Ciascuna Università schiera una o due squadre, composte da 2 a 6 studenti, che si sfidano davanti a una giuria di mediatori professionisti. Nell’incontro alcuni studenti indossano le vesti dell’avvocato difensore e altri i panni della parte in causa.
Simulando una controversia, le due squadre cercheranno di utilizzare al meglio le tecniche di negoziazione apprese nel corso universitario. Grazie ai voti dei mediatori professionisti e dei valutatori viene stilata una classifica e sabato 17 febbraio ci sarà la proclamazione della squadra vincitrice della CIM.
Casi: il primo caso riguarda una controversia nata dall’interruzione del rapporto professionale tra un'attrice e una casa di produzione; il secondo caso verte su una lite tra due amici, soci di un ristorante che ha molto successo, ma anche molti problemi di gestione; il terzo caso riguarda una complessa vicenda ereditaria che vede contrapposti due figli e due ex mogli.
Vincitore: viene premiato chi dimostra capacità di lavorare in gruppo, doti di comunicazione efficace e competenze di negoziazione.
Chi partecipa: possono partecipare gli studenti iscritti a corsi di laurea di 1° o 2° livello.