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Cuggiono, Cultura, Storie, Sociale

Foibe: una targa per il cuggionese Castiglioni

L'Associazione Nazionale Volontari di Guerra e il Comitato 10 febbraio hanno proposto al sindaco di Cuggiono di posizionare una targa in memoria del sacrificio di Stefano Castiglioni.

L'Associazione Nazionale Volontari di Guerra e il Comitato 10 febbraio hanno proposto al sindaco di Cuggiono di posizionare una targa in memoria del sacrificio di Stefano Castiglioni.
“Stefano Castiglioni, nato a Cuggiono il 29 settembre 1926, residente a Trieste. Finanziere 6^ Legione, in servizio alla caserma di Campo Marzio a Trieste. Ivi prelevato il 2 maggio 1945, assieme a 96 commilitoni, dai partigiani comunisti titini italo slavi. Rinchiusi dapprima a Villa Necker e poi nella caserma di San Giovanni (Trieste). Il 5 maggio 1945 furono deportati a Roditti di Divaccia sul Carso Triestino (oggi Rodik e Divača in Slovenia), furono tutti fucilati e precipitati nella vicina foiba, nota come Abisso di Roditti, dove i loro corpi giacciono ancora oggi”: nell’ Albo d’Oro degli Istriani curato da Luigi Papo De Montona è narrata la vicenda di un giovanissimo cuggionese, il cui nome è menzionato sulla lastra dei Caduti della Guardia di Finanza presso il Monumento Nazionale della Foiba di Basovizza (Trieste) ma che nel Comune di Cuggiono non si trova sul Monumento ai Caduti.
Probabilmente a causa della lontananza geografica dei tragici eventi – affermano poi – questa vicenda rimase confinata alla dimensione familiare, senza essere conosciuta dalla comunità cuggionese. Infatti dal sito della Presidenza della Repubblica risulta che nel 2013 i discendenti del caduto ricevettero l’onorificenza che legge 92 del 2004 riconosce ai parenti degli infoibati.
A vent’anni dall’istituzione del Giorno del Ricordo e ricorrendo nel 2025 l’80esimo anniversario della fine del secondo conflitto mondiale, appare opportuno apporre al Monumento ai Caduti di Cuggiono una targa che ricordi il sacrificio per l’Italia del giovane finanziere cuggionese Stefano Castiglioni."
Questa la proposta delle due associazioni in una lettera inviata ai primi di gennaio al Sindaco di Cuggiono, ad oggi è rimasta senza risposta.
“Certi che la non ancora pervenuta risposta sia motivata da cause burocratiche e non di altro genere, ci auguriamo che il Comune di Cuggiono non perda un’occasione per compiere un gesto di alto valore civico e di amor patrio” - conclude poi l'Associazione Nazionale Volontari di Guerra

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