L’Atelier Musicale, la rassegna in equilibrio tra jazz e classica contemporanea organizzata dall’associazione culturale Secondo Maggio, offre un nuovo, significativo spazio a un gruppo di giovani musicisti, riuniti questa volta in un quartetto di sassofoni: l’Amat Sax Quartet, così denominato dalle iniziali dei nomi dei suoi componenti, sarà infatti in scena sabato 17 febbraio alla Camera del Lavoro di Milano (inizio live alle 17.30, ingresso 10 euro con tessera associativa a 5 euro).
L’Atelier Musicale, la rassegna in equilibrio tra jazz e classica contemporanea organizzata dall’associazione culturale Secondo Maggio, offre un nuovo, significativo spazio a un gruppo di giovani musicisti, riuniti questa volta in un quartetto di sassofoni: l’Amat Sax Quartet, così denominato dalle iniziali dei nomi dei suoi componenti, sarà infatti in scena sabato 17 febbraio alla Camera del Lavoro di Milano (inizio live alle 17.30, ingresso 10 euro con tessera associativa a 5 euro).
Fondato nel 2020 da quattro studenti diplomati con lode al Conservatorio G. Verdi di Milano e allievi di maestri di strumento quali Mario Marzi e Marco Bontempo, l’Amat si è specializzato nella musica contemporanea e nel repertorio per quartetto di sax, non certo ampio nel campo della musica di tradizione eurocolta. Quello che i quattro sassofonisti - Aldo Figheri al sax soprano, Tommaso Michelotti al sax alto, Annamaria Savitteri al sax tenore e Michele Scialpi al sax baritono - presenteranno all’Atelier Musicale è un viaggio in due precise situazioni, la prima italiana e contemporanea, la seconda storica e legata al mondo francese, dove per primo il sax ebbe i suoi riconoscimenti grazie a un maestro di valore assoluto quale Marcel Mule, che per il sassofono è stato ciò che Segovia ha rappresentato per la chitarra, ampliando l’esiguo repertorio dei primi decenni del secolo scorso con importanti trascrizioni.
La parte “italiana” propone tre compositori legati a doppio filo tra di loro: il grande Franco Donatoni, figura centrale della musica europea del secondo Novecento, di cui verrà eseguita una pagina di eccezionale varietà linguistica (“Rasch”); Alessandro Solbiati, personalità di prima grandezza della musica contemporanea italiana, che con Donatoni ha studiato, autore di una composizione (“Dawn II”) in cui emerge un uso paritario dei quattro strumenti; Gaia Aloisi, nuova realtà della scena nazionale, a sua volta allieva di Solbiati, con il brano “En corps, matière”. Della tradizione storica vengono presentati, invece, un classico del repertorio per sassofono come l’articolato “Quatuor pour saxophones” di Alfred Desenclos; quindi “Petit quatuor pour saxophones”, pagina gioiosa, danzante e di grande precisione di Jean Francaix, conosciuto soprattutto per le sue opere neoclassiche, mentre la conclusione è affidata alla musica di Gabriel Pierné (“Introduction et variations sur une ronde populaire”), dal sound moderno, ma dalla ricca dimensione melodica ancora legata all’Ottocento.
L’Amat Sax Quartet sta rapidamente affermandosi sulla scena nazionale e internazionale e vanta diversi primi premi in concorsi dedicati a questo particolare organico: il suo concerto milanese rappresenta, quindi, l’occasione di ascoltare una formazione dal grande avvenire.