“Semel in anno licet insanire”, ovvero ‘una volta all’anno è lecito impazzire’: è lo spirito del carnevale che sabato 17 animerà molte vie e piazze dei nostri paesi.
“Semel in anno licet insanire”, ovvero ‘una volta all’anno è lecito impazzire’. L’espressione è di origine latina e col tempo è andata associandosi sempre di più al Carnevale, alla festa per eccellenza in cui ogni regolarità, ogni ruolo vengono sovvertiti. Nella tradizione cattolica infatti il carnevale, declinato nel martedì o nel sabato grasso, rappresenta l’ultima possibilità di gozzoviglie prima delle privazioni del tempo quaresimale, un tempo insomma nel quale è lecito sbizzarrirsi in follie prima del rigore dei quaranta giorni di quaresima.
Vicino al nostro territorio il Piemonte è la regione nella quale le tradizioni carnascialesche sono più vive. Molto noto il carnevale di Oleggio, che giunge quest’anno alla sua 72esima edizione. Come le più grandi e città, anche la cittadina nel novarese può vantare le sue maschere: sono Pirin e Majn, nate dalla penna del poeta dialettale oleggese Pinela nel primo Novecento. Oggi le due maschere vengono elette tra la cittadinanza a cadenza triennale, e a loro è affidata la guida del carnevale, che quest’anno estende i suoi eventi fino all’11 febbraio. Più distante ma comunque affascinante è il carnevale di Santhià, che vede moltissime associazioni cittadine impegnate in un programma densissimo di eventi che culminerà nel martedì grasso (13 febbraio) con il Terzo Corso Mascherato.
Nei nostri comuni le tradizione sono leggermente diverse, specialmente in relazione alla nostra appartenenza diocesana. Il rito ambrosiano infatti fa iniziare la Quaresima alla domenica, diversamente dal rito romano secondo il quale inizia invece con il mercoledì delle ceneri: è quindi chiaro che la follia prequaresimale si sposta al sabato, quest’anno il 17 febbraio, che diventa ‘grasso’. Come ogni anno poi anche i piccoli e i giovani dei nostri oratori sono invitati a celebrare in un modo speciale il carnevale ambrosiano grazie alle proposte della Fondazione Oratori Milanesi (FOM). Il tema delle sfilate di quest’anno sono gli uccelli: i volatili accompagneranno i ragazzi al grido di ‘Happy BIRDsDAY’ e ogni bambino sta preparando il suo travesrimento da pennuto per arrivare pronto alle sfilate.
Gli appuntamenti inoltre sono moltissimi in tutto il nostro territorio. I ragazzi dell’Oratorio di Cuggiono organizzeranno la tradizionale sfilata per le vie del paese: la partenza è fissata per le 14.30 dal piazzale dell’oratorio, e il carro sfilerà fino a piazza mercato fino per poi ritornare al punto di partenza; in serata poi il gruppo WIP organizza una cena conviviale aperta a tutti. Sempre alle 14.30 inizierà da piazza della Pace anche la sfilata organizzata dall’Oratorio di Bernate, punto di arrivo per i festeggiamenti; seguiranno giochi e balli insieme, la merenda offerta per tutti e la premiazione del travestimento migliore. Stesso orario anche per il carnevale dell’Unità Pastorale di santa Maria in Binda: la sfilata inizierà dall’oratorio di Malvaglio per concludersi in quello di Robecchetto, dove gli animatori organizzeranno dei giochi per tutti. Il tema sarà l’evoluzione della specie umana, ‘Dai Flintstones all’era moderna’, e ogni partecipante è invitato a creare il proprio carretto. A Inveruno ci si ritroverà alle 14 presso il parcheggio dell’RSA di via Sanzio per avviare la sfilata che si snoderà tra via Marconi, via Magenta e piazza San Martino per concludersi presso l’Oratorio. Arconate vedrà protagonisti i suoi ‘reali’, la regina Siberta e il re Suquaùn, che accompagneranno la sfilata che partirà alle 14.30 da piazza Libertà e sarà accompagnata dai carri allegorici. Chiuderà la serata il cenone di carnevale con karaoke organizzato presso l’Oratorio Paolo VI si Castano: oltre alla cena animazione per i bambini e premiazione delle migliori maschere.