L'Assessore Magoni è intervenuta al convegno 'Lombardia Digital Summit' in merito alle Olimpiadi: "Dovremo sfruttare il dinamismo del digitale per stare al passo con la velocità delle comunicazioni e lavorare per la promozione del territorio".
Lara Magoni, sottosegretario alla Presidenza con delega a Sport e giovani, è intervenuta oggi sul tema delle Olimpiadi 2026 come occasione di sviluppo per il territorio, in occasione dell'evento 'Lombardia Digital Summit', che si è tenuto a palazzo Lombardia.
"Le Olimpiadi 2026 saranno sicuramene una grandissima occasione di visibilità - ha ricordato - ma questa volta, a differenza di altri eventi come Expo, saranno molti meno i giorni in cui la Lombardia potrà promuoversi con questa vetrina. Dovremo sfruttare il dinamismo del digitale per stare al passo con la velocità delle comunicazioni e lavorare per la promozione del territorio".
Cinque province coinvolte, 16 discipline olimpiche e 6 paralimpiche, 3.500 atleti per 93 nazioni e una stima di 30.000 persone coinvolte nell'organizzazione. "Quelli olimpici - ha aggiunto Magoni - sono sempre numeri stratosferici. Da sportiva dico che è una grande opportunità, anche di inserimento giovanile. E di conoscenza: Milano si trasformerà in un grande luogo di accoglienza di persone da ogni continente. Un po' come avveniva nel 'circus' bianco iridato con le diverse 'case', Italia, Francia o Austria, che rappresentavano tanti spaccati di ogni paese".
"Chi non si ricorda la Valanga azzurra? - ha sottolineato Magoni - Con i suoi messaggi innovativi, e l'immagine coordinata di abbigliamento e materiali rappresentò una grande spinta per gli investimenti sui comprensori montani. Da lì è nato tutto questo percorso, di innovazione e crescita infrastrutturale nelle località di montagna. Pensiamo, ad esempio, all'evoluzione dei capi tecnici, delle tute da gara, dei materiali e anche negli impianti di risalita. Cinquanta anni di storia che ci hanno portato alla 'velocità' di oggi".
"Le Olimpiadi - ha concluso il sottosegretario - non hanno ostacoli, lo sport è strumento universale che parla una lingua sola, l'inclusione. E penso alle paralimpiadi, solo dal 1992 si affiancarono alle Olimpiadi, ad Albertville, in Francia. Grazie al contributo del digitale i propositi olimpici, il messaggio universale dello sport avrà quella grande cassa di risonanza che il meraviglioso circus bianco merita, senza distinzioni alcune".
(image by: Acquario51)