Ragazzi: una preziosa occasione per visitare i campi di concentramento e riflettere sull’orrore della discriminazione, della violenza e della perdizione umana.
Durante il periodo natalizio, per molti ragazzi e giovani, anche del nostro territorio, il termine ‘vacanze’ non necessariamente ha coinciso con giorni a casa o sulle piste da sci. Per alcuni di essi infatti, tramite le proposte degli oratori, è stata una preziosa occasione per visitare i campi di concentramento per riflettere sull’orrore della discriminazione, della violenza e della perdizione umana. “Durante questa esperienza, ho avuto l'opportunità di riflettere su alcune questioni profonde. Ho notato come noi esseri umani possiamo infliggere crudeltà su altre persone a causa di invidia e odio, e come queste emozioni possano essere amplificate quando seguite da altri senza una riflessione approfondita sulla gravità delle situazioni - racconta uno dei presenti - Stare all'interno dei campi di sterminio è stata un'esperienza che mi ha aperto gli occhi sulla sofferenza delle persone coinvolte. Prima di questo viaggio, forse non prestavo abbastanza attenzione a questi eventi, ma essendo presente fisicamente, ho compreso appieno quanto le persone soffrissero, e come nemmeno i più forti riuscissero a sopravvivere”. “Molte cose le sapevo su questo argomento perché è dalla prima elementare che ce ne parlano, però visitarle di persona fa veramente effetto e ti fa immaginare, se possibile, molto meglio - testimonia un’altra ragazza - Vedere e sentire ancora più dettagli mi ha fatto effetto”.