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Cultura, Eventi, Bernate Ticino

Peterzano e 'La Deposizione di Cristo': tesori in Canonica

Bernate Ticino è pronta ad aprire le porte della sua Chiesa con una giornata dedicata all'opera “La Deposizione del Cristo”, restaurata nel 2012 ed esposta sull’altare della Chiesa Parrocchiale di San Giorgio Martire.

Bernate Ticino è pronta ad aprire le porte della sua Chiesa con una giornata dedicata all'opera “La Deposizione del Cristo”, restaurata nel 2012 ed esposta sull’altare della Chiesa Parrocchiale di San Giorgio Martire.
Appuntamento sabato 3 febbraio alle 15.00 presso le Sale Nobili della Canonica di Bernate Ticino per il seminario “Simone Peterzano: allievo di Tiziano, maestro di Caravaggio e la Deposizione del Cristo (1584 circa)” curato dalla Professoressa Francesca Cereda, Docente di Storia dell’Arte Istituto Omnicomprensivo Europeo di Arconate e Buscate. Un’occasione unica per immergersi nella storia dell'arte e scoprire la vita di Peterzano, conoscere le sue opere a Venezia e Milano, esplorare il talento e l'influenza di un artista di grande rilevanza nel panorama rinascimentale italiano. Al termine dell’incontro è prevista la visita guidata gratuita organizzata dai volontari dell’Associazione Calavas.
L'evento rientra nel progetto promosso dalla Parrocchia San Giorgio Martire di Bernate Ticino per la messa in sicurezza del Loggiato, con il contributo della Fondazione Cariplo e del Comune di Bernate Ticino.

SIMONE PETERZANO (Venezia, 1535 circa - Milano, 1599)
La figura di un grande protagonista dell'arte del Cinquecento, allievo di Tiziano e maestro di Caravaggio, che con il suo singolare percorso professionale fece da trait d’union tra due delle massime autorità della pittura italiana del tempo.
Allievo a Venezia di Tiziano poco dopo la metà del Cinquecento e maestro a Milano di Caravaggio, che frequentò la sua bottega tra il 1584 e il 1588, Simone Peterzano (c. 1535 – 1599) è stato uno dei protagonisti cruciali della cultura artistica lombarda della seconda metà del XVI secolo.
La stagione veneziana (protrattasi fino ai primi anni Settanta del Cinquecento) con il pieno inserimento di Peterzano nella cultura lagunare di metà Cinquecento, ribadito anche dalle singolari scelte iconografiche adottate dal pittore in questi anni.
Il definitivo rientro di Peterzano in Lombardia e il suo insediamento nella Milano spagnola porta a una svolta professionale con conseguenze rilevanti nel percorso dell’artista, che nel giro di pochi anni si impose come il pittore prediletto dalla committenza ecclesiastica della diocesi milanese, guidata dall’arcivescovo Carlo Borromeo.
Denso di conseguenze l’ingresso nella bottega del Peterzano, circa nel 1584, del giovanissimo Caravaggio, all’epoca non ancora tredicenne, per il quale il rapporto di discepolato dovette rappresentare un passaggio nodale nella sua formazione, l’occasione di un approfondimento delle esperienze naturalistiche e luministiche del Cinquecento lombardo, fondamentale riferimento stilistico e culturale di tutta la sua prima attività.

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