Antonia, Carolina e Sandro: i ricordi che si mischiano con le emozioni. Tutto era più semplice, ma molto più sentito. Il Natale di una volta, alla fine...
Antonia, Carolina e Sandro: là, tra i corridoi e le stanze della casa di riposo 'San Giuseppe - Opera don Guanella' di Castano Primo, i ricordi che, inevitabilmente, si mischiano con le emozioni, tante, tantissime. L'attesa, i lavoretti in preparazione e poi finalmente quel giorno che portava con sé qualcosa di magico e speciale. Tutto certamente era più semplice, ma molto più sentito. Il Natale di una volta, alla fine... "Eravamo entusiasti e felici - racconta Carolina - Si cucinava assieme, il panettone ad esempio, momenti che mi porto sempre nel cuore. I miei genitori erano contadini, però quello che facevano, per me era immenso". "Mi ricordo che si andava a raccogliere il muschio in campagna per il presepe oppure ancora si prendevano i rami dei pini per l'albero - continua Antonia - Era tutto più economico, ma l'intero periodo sapeva trasmetterti un significato profondo. Quindi si aspettava qualche dono, niente di prezioso o particolare, non era lo sfarzo di adesso, ma ogni istante era sentito". "Ci si ritrovava in famiglia e si mangiava qualcosa di diverso rispetto al solito - conclude Sandro - Poi si faceva il presepe in chiesa, molto bello, e si andava a Messa".
IL NATALE DI UNA VOLTA...