C’era il nastro bianco e rosso e c’erano le transenne, chiari segnali che quell’area era inaccessibile. Per chi aveva anche la pazienza di leggere, c’erano anche i cartelli che avvertivano del divieto di accesso “causa manutenzione area giochi”.
C’era il nastro bianco e rosso e c’erano le transenne, chiari segnali che quell’area era inaccessibile. Per chi aveva anche la pazienza di leggere, c’erano anche i cartelli che avvertivano del divieto di accesso “causa manutenzione area giochi”. Eppure nessuna di queste precauzioni è stata sufficiente a impedire che qualcuno, dopo aver incautamente eluso gli sbarramenti, calpestasse la pavimentazione antitrauma dell’area giochi e mandasse in fumo il lavoro degli operai di AMGA che l’avevano appena posata. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: una superficie che doveva risultare perfettamente levigata e che, invece, essendo stata calpestata ben prima che avesse il tempo di asciugare, risulta costellata di impronte.
E’ accaduto lo scorso fine settimana a Parabiago nell’area giochi del parco Crivelli, a lato della biblioteca civica. Qui la squadra di AMGA aveva finito venerdì sera di “colare” sulla superficie di asfalto questo materiale particolare (una sorta di gomma liquida), che serve per ridurre il rischio di lesioni in caso di cadute accidentali, proprio perché fa da ammortizzante per assorbire l’impatto. Una volta posato necessita però di un certo tempo per poter asciugare: il nastro, le transenne e i cartelli erano, infatti, stati collocati dagli operai per evitare che il loro lavoro venisse vanificato.
Le decine di piccole impronte comparse nella mattinata di sabato sulla superficie ancora fresca sono la prova che a causare il danno è stata, evidentemente, la mancanza di accortezza, da parte degli adulti, che hanno, appunto, permesso ai loro figli/nipoti di correre liberamente avanti e indietro all’interno di una zona identificata, di fatto, come un cantiere.
E, come spiegano i tecnici, non esiste altro rimedio che quello di procedere con una nuova colata. Il lavoro va, insomma, rifatto e, considerando che il costo ammonta a qualche migliaio di euro, starà all’Amministrazione comunale prendere una decisione in merito.