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Moda

Salone del Mobile: cinquant'anni e non sentirli

L'evento dedicato al design ha festeggiato il 50° anniversario, con un occhio però rivolto all'avanguardia e al futuro

Cinquant’anni e non sentirli. Si è conclusa domenica la 50^ edizione del Salone Internazionale del Mobile di Milano, organizzata dal Cosmit, l’evento degli eventi in fatto di design che trasforma ogni anno il capoluogo lombardo per una settimana nella capitale avveniristica dell’arredamento, ma non solo.
Più di 320 mila visitatori, di cui solo 30 mila nella giornata di domenica, l’unica aperta ai non addetti al settore, hanno ‘invaso’ il polo fieristico di Rho Fiera, alle porte di Milano e il cuore della città, per vedere da vicino e toccare con mano le novità che il design mondiale, ma soprattutto il Made in Italy offre per la casa del futuro. Numeri da capogiro, che confermano la vivacità creativa e la capacità di guardare avanti con ottimismo sia degli addetti ai lavori che degli organizzatori dell’evento: altroché crisi di mezza età.
Nato nel settembre del 1961 su intuizione di un piccolo gruppo di mobilieri per promuovere le esportazioni italiane di mobili e dei suoi complementi, il Salone del Mobile si conferma in breve tempo un punto di riferimento a livello mondiale nel settore della Casa-Arredo, consolidando negli anni il suo successo e diventando sinonimo di qualità e internazionalità. Besana, FEG, Flexform, Molteni & C.: questi sono solo alcuni dei grandi nomi che da cinquant’anni espongono le loro creazioni e danno lustro alla manifestazione, a cui ogni anno si affianca l’estro e l’ingegno di giovani designer emergenti.
‘50 years young’ era lo slogan di quest’anno e sotto il segno del futuro sono state le novità esposte alla fiera: materiali ultra sottili e riciclabili, arredi in movimento e dalle forme scultoree, effetti 3D, superfici trompe-l’oeil, tutto nel rispetto della natura e di un design che sia sempre più eco-friendly e all’insegna del risparmio energetico.
Ma il tutto non si è ridotto soltanto allo Spazio Fiera di Rho, anche Milano come sempre è stata protagonista con gli eventi del Fuorisalone. Mostre, spettacoli e vernissage hanno attirato gli spettatori nel cuore pulsante della città, da Piazza Duomo a Via Montenapoleone, passando per Brera e Tortona fino ad arrivare a Villa Necchi. Nella centralissima Piazza San Fedele, l’installazione ‘CuoreBosco’, ideata da Attilio Stocchi e patrocinata dal Comune di Milano, ha ricreato un ambiente naturale con suggestioni di suoni, profumi e atmosfere attraverso giochi ed effetti 3D per far rivivere la flora e la fauna delle foreste che un tempo costituivano la Pianura Padana. In Piazza Duomo, invece, sarà possibile visitare fino al 27 aprile la mostra ‘Principia’, un percorso costituito da otto ambienti progettati da Denis Santachiara in collaborazione con Solares Fondazione delle Arti, che si ispirano ciascuno a un principium della scienza. Presso il Triennale Design Museum, invece, è stata inaugurata la quarta edizione della mostra annuale del museo, che quest’anno si chiama ‘La fabbrica dei sogni’ ed è dedicata agli uomini e alle aziende che con la loro attività hanno contribuito a creare il sistema del design italiano. Quest’anno anche la via del lusso, Via Montenapoleone, è stata trasformata in uno degli scenari ideali per ‘un museo a cielo aperto’, visitabile fino al 27 aprile, che ha visto protagonista una selezione di oggetti della mostra ‘Avverati – A Dream Come True’ curata da Beppe Finessi, opere di designer internazionali presentate negli anni al Salone Satellite e messe poi in produzione. Per finire, non si può perdere la mostra ‘La mano del grafico’, aperta fino all’8 maggio presso Villa Necchi Campiglio, dedicata ai disegni e agli schizzi autografi dei grafici di tutto il mondo.
Anche in quest’occasione, la moda non è stata a guardare. La Camera della Moda ha, infatti, promosso un calendario fashion collaterale alla Design Week, in cui le griffe hanno potuto presentare le loro home collection con l’intento di valorizzare quei brand che investono energia ed ingegno anche nell’ambito del lifestyle. Tra i nomi più importanti, Armani, Versace, Missoni, Fendi, ma anche new entry come Trussardi, Etro e Ermenegildo Zegna.
Insomma, una manifestazione che ha confermato ancora una volta Milano come la capitale dell’avanguardia e del futuro, sempre capace di aprirsi al nuovo e di essere uno dei punti di riferimento internazionali della moda e del design.

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