Una nuova piattaforma di ricerca che riunisce tre laboratori che lavoreranno su progetti congiunti della Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta e del Politecnico di Milano per accelerare le conoscenze sulle malattie neurologiche per scoprire nuove terapie.
Una nuova piattaforma di ricerca che riunisce tre laboratori che lavoreranno su progetti congiunti della Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta e del Politecnico di Milano per accelerare le conoscenze sulle malattie neurologiche per scoprire nuove terapie.
L'ha inaugurata l'assessore regionale all'Università, Ricerca e Innovazione, Alessandro Fermi che ha tracciato un bilancio a più ampio raggio. "Dal 2020 - ha detto - esiste un Accordo di collaborazione che ha visto impegnati congiuntamente Regione Lombardia, la Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta, la Fondazione IRCCS Ca' Granda Ospedale Maggiore Policlinico, la Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori, la Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo Pavia, dedicato al tema del trasferimento tecnologico".
L'Accordo, del valore complessivo di 4 milioni di euro, è stato cofinanziata dalla Regione con 2 milioni.
"Una delle linee di ricerca industriale sviluppate - ha aggiunto Fermi - ha riguardato le cellule CAR-T per la cura dei tumori solidi e delle patologie croniche caratterizzate da fibrosi. Si tratta di una delle aree più promettenti di sviluppo delle nuove forme di immunoterapia, che possono aprire strade di cura finora sconosciute. Lo dimostra anche l'assegnazione del Premio Lombardia è Ricerca 2023 a due pionieri di queste cure, come Steve Rosenberg e Carl June, che ha scelto di dedicare il 70% del Premio (700.000 euro) proprio allo sviluppo di una alleanza con chi, come il Besta, sta svolgendo sul nostro territorio un'attività di ricerca avanzata su queste nuove terapie cellulari".
"La sinergia e le competenze dei quattro IRCCS - ha aggiunto Fermi - ha portato alla creazione di un Ufficio Congiunto di Trasferimento Tecnologico, integrato, complementare e multidisciplinare, dotato di competenze scientifiche, brevettuali, economiche, legali e di marketing, in grado di svolgere un'attività completa di gestione della proprietà intellettuale sviluppata nell'ambito dei progetti di ricerca traslazionale dei 4 IRCCS. È questa una delle caratteristiche più innovative dell'Accordo, che ha visto l'integrazione dello sviluppo del progetto di ricerca industriale con le attività per la protezione dei risultati della ricerca finalizzate al trasferimento tecnologico, anticipando l'approccio adottato a livello europeo sullo strumento Horizon Europe, il nuovo programma quadro dell'Unione europea per la ricerca e l'innovazione per il periodo 2021-2027".