Una campionessa unica in pista, un personaggio oltre lo sport, un’icona dello sci italiano (e non solo) che è riuscita a superare i propri limiti e mille sfide. Questo e molto altro scorre tra le pagine di “Sofia Goggia. Only the Brave”, il libro edito da Kenness che scava nel profondo della sciatrice bergamasca.
Una campionessa unica in pista, un personaggio oltre lo sport, un’icona dello sci italiano (e non solo) che è riuscita a superare i propri limiti e mille sfide. Questo e molto altro scorre tra le pagine di “Sofia Goggia. Only the Brave”, il libro edito da Kenness che scava nel profondo della sciatrice bergamasca. Non una biografia di Sofia Goggia, ma un ritratto della campionessa dal punto di vista di un tifoso appassionato: un racconto sviluppato con un occhio di riguardo per la sua incredibile carriera.
Partendo da una Sofia bambina, quella che a 3 anni ha incominciato a sciare sulle nevi di Foppolo per emulare il fratello Tommaso, l’autore Fulvio D’Eri ha provato a scoprire l’essenza di una campionessa dello sci alpino già entrata nella leggenda dello sport italiano e mondiale e che non ha finito di scrivere pagine di storia. Il tutto con il contributo di una penna storica dello sci, come Pierangelo Molinari.
Tanti gli aneddoti riportati e le curiosità su questa campionessa autentica, capace di superare ogni difficoltà e la miriade di gravi infortuni accusati in carriera e di andare a prendersi l’oro olimpico in discesa a Pyeongchang nel 2018, coronando così il sogno di una vita. A nemmeno 10 anni, infatti, una Sofia già determinata aveva infatti scritto, su una “scheda degli obiettivi”, il suo sogno: “Vincere l’oro olimpico in discesa”. E 16 anni dopo, quel sogno è diventato realtà.
Una fuoriclasse sugli sci, ma anche nella vita, capace di una resilienza non comune, che, dopo ogni caduta e infortunio, le ha consentito di risalire la china e di arrivare sempre al top. Memorabili le sue due epiche e stoiche imprese: l’argento olimpico conquistato a Pechino nel 2022 in discesa, 23 giorni dopo la terribile caduta di Cortina con annesso grave infortunio che avrebbe stroncato chiunque. Un miracolo sportivo. E la vittoria nel 2022 a St. Moritz quando il 17 dicembre conquista la discesa libera appena il giorno dopo essersi rotta una mano e aver comunque conquistato il secondo posto nella stessa gara.
Nel libro si trovano anche le tappe della sua scalata ai vertici dello sci mondiale, lei che non ha iniziato a vincere da giovane ma che ha dovuto attendere un po’ prima di spiccare il volo. E ancora le persone importanti per Sofia, dal suo incredibile e simpaticissimo Babi (lo skiman che è molto più di uno skiman), quello che insieme a Sofia ha inventato il “Ciao Fans””, col quale apre o chiude molti dei post sui social. E che è diventato qualcosa di cui non si può più fare a meno.
Oppure il rapporto di amicizia con Lindsey Vonn, la più grande discesista di tutti i tempi: mito di Sofia in giovane età, poi collega e avversaria ma poi anche grande amica. E poi l’amore per il cane Belle, per gli animali, per i “manzetti” vinti a Val d’Isere, e per… il ballo. Un ritratto, insomma, di Sofia Goggia percepito da un autore-fan.