Incontrare i giovani, parlare con loro, intercettare i loro sogni e anche i loro malesseri. Il Comune di Casorezzo se li è assunti come punti fermi e, in collaborazione con la Cooperativa Alemar, ha deciso di mettere in pista il progetto dell'educativa di strada.
Incontrare i giovani, parlare con loro, intercettare i loro sogni e anche i loro malesseri. Il Comune di Casorezzo se li è assunti come punti fermi e, in collaborazione con la Cooperativa Alemar, ha deciso di mettere in pista il progetto dell'educativa di strada. "L'obiettivo principale - dichiara l'assessore Maria Bertani - è di entrare in contatto con gruppi di giovani con cui svolgere attività di supporto e accompagnamento, per accrescere e sviluppare competenze emotive e civili attraverso il dialogo, la creatività e la condivisione". A condurre il progetto saranno tre educatrici che si relazioneranno con i giovani in una sala messa a disposizione dal comune detta stanzetta. "Qui - spiega Bertani - i giovani potranno cantare, suonare, dialogare , giocare e soprattutto creare insieme". Le educatrici e il loro collaboratore, dal canto loro, hanno sposato sin dall'inizio il progetto scommettendo sulla sua efficacia nel sapere coinvolgere l'universo giovanile e nel fare sprigionare da esso le mille potenzialità che racchiude: "è bello - dicono - vedere i ragazzi esprimersi, condividere e dare il meglio di loro stessi, la stanzetta è aperta a tutti i giovani che abbiano compiuto almeno dodici anni".