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Attualità, Territorio, Castano Primo

Nassiriya: via 12 Novembre, in ricordo

Vent’anni fa l’attentato di Nassiriya. La voce, allora, che si mischia inevitabilmente con le emozioni. Le immagini, poi, che fanno capolino nel cuore e nella testa, proprio là di fronte a quella via (12 novembre, appunto la data della strage) che lui ha voluto fortemente quando era assessore a Castano e che sarà per sempre a memoria.

Massimiliano Bruno, Giovanni Cavallaro, Giuseppe Coletta, Andrea Filippa, Enzo Fregosi, Daniele Ghione, Horacio Majorana, Ivan Ghitti, Domenico Intravaia, Filippo Merlino, Alfio Ragazzi, Alfonso Trincone, Massimo Ficuciello, Silvio Olla, Alessandro Carrisi, Emanuele Ferraro, Pietro Petrucci, Marco Beci e Stefano Rolla: vent’anni fa l’attentato di Nassiriya. La voce, allora, che si mischia inevitabilmente con le emozioni. Le immagini, poi, che fanno capolino nel cuore e nella testa, proprio là di fronte a quella via (12 Novembre, appunto la data della strage) che lui ha voluto fortemente quando era assessore a Castano e che sarà per sempre a memoria. Ma per Francesco Falzone, alla fine, quel terribile giorno è qualcosa di ancor più forte e sentito, perché prima di avere ricoperto il ruolo di amministratore comunale, è stato carabiniere. “Ricordo che alla notizia sono rimasto molto scosso e durante i funerali ho pianto tantissimo - racconta - Vedere, infatti, le lacrime e la disperazione sui volti e negli occhi dei familiari, dei parenti e dei colleghi, mi ha fatto provare una grandissima commozione. Così come tanta è la commozione ogni volta che passo o mi fermo nella via 12 novembre che c’è qui a Castano. Da assessore ho voluto proprio l’intitolazione, per testimoniare la vicinanza alle vittime di Nassiriya e a tutti coloro che sono morti durante le varie missioni, per garantire a ciascuno di noi pace, libertà e democrazia. La speranza, quindi, è che questa strada sia di monito per le future generazioni, affinché possano capire che la pace non è un diritto acquisito, bensì è qualcosa che va guadagnato nel corso della vita e ognuno deve fare la sua parte per raggiungerla”. Fianco a fianco, insomma, non dimenticando mai ciò che, purtroppo, è stato e chi è da sempre in prima linea. “I carabinieri, nelle diverse missioni di pace, sono i primi a partire, accompagnando i militari dell’Esercito e delle altre Armi - conclude - Internazionalmente sono riconosciuti tra i migliori in assoluto per quanto concerne il peacekeeping e credo che la loro professionalità ha dato e continua a dare un contributo fondamentale nei territorio dove sono chiamati ad operare”.

VIA 12 NOVEMBRE: PER NASSIRIYA E PER TUTTI I CADUTI

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