Sono oltre 60mila le pecore condotte in Lombardia dai cosiddetti pastori vaganti, cioè coloro che durante l’anno si spostano da un ambiente all’altro alla ricerca continua di pascoli. È quanto stima la Coldiretti Lombardia in occasione della “Giornata del Pastoralismo lombardo".
Sono oltre 60mila le pecore condotte in Lombardia dai cosiddetti pastori vaganti, cioè coloro che durante l’anno si spostano da un ambiente all’altro alla ricerca continua di pascoli. È quanto stima la Coldiretti Lombardia in occasione della “Giornata del Pastoralismo lombardo”, un’iniziativa regionale che si celebra per la prima volta domani sabato 11 novembre 2023.
La pastorizia - afferma la Coldiretti regionale – è un mestiere duro ma dal grande valore sociale, economico, storico e ambientale: custodisce la biodiversità animale, svolge un’azione di presidio e cura del territorio soprattutto in aree marginali o zone svantaggiate, contribuisce alla produzione agroalimentare locale. Senza dimenticare – continua la Coldiretti Lombardia – il valore culturale legato a tradizioni antiche come quella della transumanza, proclamata patrimonio culturale immateriale dell’umanità nel 2019.
Su questa attività – spiega la Coldiretti Lombardia – pesano però i bassi prezzi riconosciuti ai pastori, il moltiplicarsi degli attacchi degli animali selvatici, ma anche il massiccio consumo di suolo che ha ridotto spazi e tragitti percorsi dalle greggi.
È quindi importante – conclude la Coldiretti Lombardia – l’impegno di Regione per tutelare e valorizzare il pastoralismo, l'alpeggio e la transumanza anche attraverso iniziative che mirano a promuovere la conoscenza e accrescere la consapevolezza tra i cittadini dell’importanza di questo mondo.