L'assessore regionale all'Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Alessandro Beduschi, è intervenuto in consiglio regionale per rispondere a un'interrogazione sul tema degli indennizzi per gli allevatori colpiti da Peste Suina Africana, presentata da alcuni consiglieri di opposizione.
L'assessore regionale all'Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Alessandro Beduschi, è intervenuto in consiglio regionale per rispondere a un'interrogazione sul tema degli indennizzi per gli allevatori colpiti da Peste Suina Africana, presentata da alcuni consiglieri di opposizione.
"Prosegue - dichiara l'assessore Beduschi - l'attività di disinformazione di chi considera l'emergenza nazionale che ha purtroppo colpito la Lombardia come un pretesto per una campagna elettorale permanente. Dopo aver messo in allarme tutto il settore con una comunicazione falsa e gravissima che parlava di '9 nuovi focolai' nell'ultima settimana, i consiglieri del PD oggi accusano la Giunta di avere abbandonato gli allevatori perché 'mancano i soldi'. Altra insinuazione grave da respingere al mittente".
Nel suo intervento, l'assessore Beduschi ha ribadito che gli indennizzi agli allevatori i cui capi sono stati abbattuti a causa della presenza di un focolaio in sede o per misure preventive, pari a circa 13,5 milioni di euro appostati su un fondo del Servizio Sanitario Nazionale, vengono corrisposti previa richiesta delle aziende entro il termine di 60 giorni, qualora l'allevamento si sia attenuto a tutte le disposizioni vigenti in materia di biosicurezza.
"Per quanto riguarda invece i cosiddetti danni indiretti - prosegue Beduschi - è in arrivo un nuovo decreto ministeriale che fornirà indicazioni operative per gli eventi successivi al 31 luglio, col quale sono già previste importanti risorse e che stiamo condividendo, a livello tecnico e politico, con il Ministero e con le organizzazioni professionali proprio perché sia il più mirato possibile per coprire le esigenze degli allevamenti colpiti".
Nel frattempo, ha ricordato Beduschi, Regione Lombardia sta condividendo con il Governo il dossier con la richiesta di adeguamento delle misure restrittive in provincia di Pavia, che sarà portato al vaglio delle istituzioni europee il prossimo 17 novembre. La richiesta della Lombardia è motivata dalla stabilizzazione della situazione in provincia di Pavia, dove l'ultimo focolaio si è verificato ormai lo scorso 28 settembre.
Intanto sono iniziate le operazioni di macellazione dei capi 'bloccati' negli allevamenti pavesi proprio dalle misure imposte dall'Europa. "In uscita anche un nuovo bando per le recinzioni che - sottolinea Beduschi - sono state fatte e verranno fatte. Ma anche in questo caso è bene chiarire che le barriere non servono a nulla se, come successo in un caso recente e molto grave, negli allevamenti non vengono rispettate le norme di comportamento mettendo a rischio ogni misura preventiva e il lavoro di tutti gli altri allevatori".
"Tutti sanno - conclude Alessandro Beduschi - che quella contro la PSA sarà una battaglia molto lunga e che la Regione la sta affrontando pancia a terra. Lo sanno perfettamente anche i consiglieri del PD che conoscono le regole e i tempi delle istituzioni e che invece continuano a illudere il mondo agricolo. Governi e Regioni non funzionano come un bancomat e nessuno ha la bacchetta magica, nemmeno loro".