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Sport, Cuggiono

Dall'Europa a Castelletto... per la pesca alla mosca

Inghilterra, Irlanda, Svizzera, Germania: sono arrivati da tutta Europa per gli esami di certificazione i futuri istruttori di pesca alla mosca, associati alla Fly Fishers Internationals.

Inghilterra, Irlanda, Svizzera, Germania, Argentina: da tutto il mondo fino al nostro territorio, a Cuggiono, per diventare istruttori certificati di pesca alla mosca. La Fly Fisher International, un’associazione internazionale di amanti della pesca con sede in Colorado, USA, ha organizzato infatti proprio nel nostro territorio, tra l’Oratorio di Cuggiono e il campo sportivo di Castelletto, una delle tappe europee degli esami di certificazione.

La pesca alla mosca è una particolare disciplina che prevede l’utilizzo di esche che galleggino sul pelo dell’acqua, senza andare a fondo come bombarde o galleggianti e senza essere riportate come le esche spinning. Tra tutte, è la disciplina più tecnica, data la difficoltà di eseguire lanci efficaci: lo stile è singolare, e prevede di utilizzare la canna da pesca quasi come una ‘frusta’, facendo ondeggiare in aria la lenza per poi farla ricadere dolcemente sul pelo dell’acqua. Una tecnica a tal punto complessa che è necessario formare istruttori capaci per poterla insegnare a chi per primo si approccia alla disciplina: in questo weekend si svolgeranno infatti gli esami di certificazione per diventare ‘Master Certified Instructor’.

“La nostra associazione – spiega Nicola Picconi, portavoce e istruttore – organizza queste tappe in diversi continenti e a seconda della vicinanza rispetto ai nostri ‘club’: abbiamo scelto Cuggiono perché relativamente vicino ad alcuni nostri associati in europa: il primo esaminato è un cittadino argentino che vive in Irlanda, ma abbiamo anche un esaminatore inglese e due osservatori, tedeschi e svizzeri”.

“Il test per diventare ‘Master’, ovvero un istruttore di secondo livello, è molto complesso: si comincia con la parte teorica, che si è svolta questa mattina all’Oratorio di Cuggiono. Segue poi il test pratico: l’esame è piuttosto lungo, e sono previste molte prove. Tra le altre cose si valutano la potenza e la precisione dei lanci; inoltre, il candidato deve spiegare la tecnica che utilizza, e giustificare i suoi gesti. Può sembrare strano che l’esame si svolga lontano dall’acqua, ma quello che interessa è dimostrare di saper superare ostacoli e lanciare bene: in sé, non è necessario che si lanci su uno specchio d’acqua”.

Un appuntamento, questo, che testimonia quanto il nostro territorio, anche grazie alla sua ricchezza naturale, sappia attrarre interessi molteplici, valore e interesse da tutta Europa.

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