Lunedì 23 ottobre si è tenuta presso la Casa Giacobbe 'I colori della città', conferenza organizzata dall'Università del magentino. Relatore il professor Eugenio Guglielmi, che ha spiegato l'importanza del 'giallo' nella nostra tradizione architettonica.
Provare a parlare di colore nella città del color Magenta, parlando tra l’altro del giallo Milano. Non era tra i più facili il compito dell’architetto Eugenio Guglielmi, docente universitario e relatore, lunedì 23 ottobre, per l’Università del magentino in Casa Giacobbe della conferenza ‘I colori della città’. Le due domande su cui si è strutturata la serata riguardavano il perché la definizione dei colori nello spazio urbano è importante e perché segua delle regole tanto precise. Questioni che possono persino sembrare banali, o limitanti, dato che non è sempre possibile scegliere liberamente il colore delle pareti della propria casa. A queste e altre domande ha risposto il professor Guglielmi:
“Tutto quello che vediamo è stato fatto con il famoso giallo ocra, o giallo Milano, o giallo austriaco ed è di fatto arbitrario, perché sono delle scelte che hanno favorito una generalizzazione senza lavorare nei casi specifici e creando il mito di questo giallo Milano, che in parecchi centri storici poi è stato utilizzato. Oggi si è più propensi, anche tramite le sovrintendenze, a reinterpretare in gradazioni diverse questi interventi che sembrano monocromi: si tende a intervenire con il grassello di calce e con terre colorate che diano delle gradazioni sempre su una tonalità unica, ma con dei riflessi diversi, per dare proprio alle facciate delle case una continuità visiva più dinamica. Una domanda a cui mi è capitato di rispondere, avendo fatto anche dei piani del colore, è: “ma allora perché io non posso fare la casa del colore che voglio?” Beh, questo non è possibile proprio perché nella tradizione architettonica del nostro territorio l’uniformità è sinonimo di qualità, e questo è il principio con cui continuano a operare le sovrintendenze. I nostri centri storici sono famosi nel mondo proprio per questa unità di immagine, per cui il colore ha giocato un ruolo determinante insieme ai materiali da costruzione”.
Anche a Magenta quindi, nella città della Battaglia in cui i piemontesi sconfissero proprio gli austriaci, il rosso Magenta deve soccombere, nello spazio urbano a un giallo che originariamente si chiamava proprio austriaco.