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Turbigo, Eventi

Il 'balon' che brucia

La tradizione che si rinnova. Brucia, infatti, il 'balon d'in giò' nel rione Naviglio, ma per Turbigo e i turbighesi è molto più di un semplice e normale appuntamento.

La tradizione che si rinnova. Brucia, infatti, il 'balon d'in giò' nel rione Naviglio, ma per Turbigo e i turbighesi è molto più di un semplice e normale appuntamento. E' storia, ricordi ed emozioni che, alla fine, si mischiano assieme, diventando praticamente una cosa sola. "Un momento dal profondo significato - racconta Lino Braga del 'Gruppo d'in giò' - Prima si era soliti in occasione della festa d'in giò che i cittadini che abitavano nella cosiddetta parte bassa del paese invitassero a mangiare a casa loro i parenti di su, poi con il palio del 1985/1986, la banda che aveva condotto lo stesso palio per Turbigo in giù, ha deciso di ravvivare i festeggiamenti, facendo così nascere proprio la tradizione di bruciare il pallone all'aperto, perché è bene ricordarlo in chiesa è da oltre cent'anni che si fa". Un evento, quindi, che parte da molto lontano e che è sinonimo di coinvolgimento e collaborazione. "Per realizzare il faro, come viene chiamato, si lavora gli uni affianco agli altri - conclude Braga - Nello specifico, ha un intelaiatura in ferro e, successivamente, viene avvolto nel cotone, per essere successivamente portato alla scuola Materna, dove i bimbi lo decorano, dandogli uno speciale tocco di colore e magia".

LA TRADIZIONE CHE SI RINNOVA: BRUCIA IL 'BALON D'IN GIò'

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