All’ultima seduta della Consulta Ecologia, si sono dimessi due membri: la Vicepresidente Elisabetta Calloni e Katia Puricelli.
All’ultima seduta della Consulta Ecologia, si sono dimessi due membri: la Vicepresidente Elisabetta Calloni e Katia Puricelli. “La Consulta ora non ha i numeri per continuare la sua attività, visto che il Regolamento fissa al numero di 6 il minimo di rappresentanti e ora con le dimissioni delle due rappresentanti sono rimasti in 5 membri – commenta l’Associazione 5 agosto 1991 nel suo comunicato - Si è arrivati a questa decisione essenzialmente per il comportamento scorretto del Presidente della Consulta che, malgrado ci fosse stato un incontro a luglio per cercare una mediazione tra le diverse posizioni e si era raggiunto un compromesso, ha preso l’iniziativa (senza sentire la Consulta) di effettuare un incontro con Cava Campana alla presenza del Sindaco nel quale si è deciso di procedere a un nuovo progetto di recupero ambientale, il quale cancella la possibilità di creare un’area fruibile dai cittadini a scopo ricreativo e non considera l’opportunità di convertire gli attuali uffici di cava per svolgere attività di formazione/informazione sui temi ambientali. Evidentemente non si vuole in alcun modo che ci sia un presidio in Cava dei Cittadini di Buscate”.
Sulla questione è intervenuta Legambiente: “La Consulta deve e dovrà essere un organismo di proposta e di raccolta di sollecitazioni svincolato dalle logiche maggioranza/opposizione del Consiglio Comunale, dinamiche che già possono esercitarsi nelle apposite Commissioni. Già dal momento della costituzione, invece, la volontà è stata quella di riproporre proprio quelle logiche. Il comunicato dell’associazione 5 Agosto si inserisce appieno in questo contesto ed è sbagliato nelle sue premesse in quanto il regolamento della consulta prevede, come sempre in questi casi, non certo la decadenza dell’organismo, bensì la surroga dei componenti dimissionari a opera del Consiglio Comunale.
Le dimissioni sono state annunciate proprio nel momento in cui la Consulta sta passando dalla fase di elaborazione alla fase operativa di comunicazione e confronto con i cittadini e già nella serata del 27 ottobre si terrà la prima iniziativa per il lancio della proposta di costituzione a Buscate di CER (Comunità Energetiche Rinnovabili)”.
E per quanto riguarda il piano di riqualificazione della parte già esaurita della cava, divenuta di proprietà comunale? “Il piano di riqualificazione, per legge, è proposto dal Cavatore (che lo mette in opera a sue spese) ed è approvato da Città Metropolitana. Il Comune ha ovviamente voce in capitolo così come, nel nostro caso, il Parco del Ticino.
Il piano attualmente in essere prevede la realizzazione di una specie di Parco Cittadino, con tanto di campo di pallavolo, parco giochi per bambini e laghetto artificiale (con acqua pompata da sottosuolo); le direttive di Città Metropolitana prevedono invece una prevalente vocazione naturalistica.
La maggioranza della Consulta si è orientata a seguire questo secondo approccio anche perché quell’area (di preziosa proprietà pubblica) si trova proprio al confine con il parco delle Roggie e dovrà far parte del corridoio ecologico che collegherà il Parco del Ticino con il sistema dei parchi del nord milanese.
A breve, esauriti tutti gli incontri conoscitivi con gli enti coinvolti, la Consulta dovrà presentare la sua proposta ai cittadini e tutti potranno esprimere le loro valutazioni, sarà poi l’Amministrazione Comunale a gestire scelte e percorsi attuativi”.