All’assemblea federale di Pontida, tenutasi il 16 settembre, i giovani lombardi della Lega sono tornati a discutere seriamente di ambiente ed energia nel gruppo tematico appositamente creato. Nell'occasione è stato nominato il rhodense Andrea Pellegrini come nuovo capo del Tavolo Ambiente.
Cambio di vertice per il Tavolo Ambiente della Lega Giovani Lombardia: nominato il rhodense Andrea Pellegrini
All’assemblea federale di Pontida, tenutasi il 16 settembre, i giovani lombardi della Lega tornano a discutere seriamente di ambiente ed energia nel gruppo tematico appositamente creato. Per l’occasione, il coordinatore regionale Alessandro Verri, d’intesa con l’ex responsabile Silvio Molgora, nominano il rhodense Andrea Pellegrini come nuovo capo del Tavolo Ambiente.
“Con grande soddisfazione - esordisce così Pellegrini - sono diventato ufficialmente il nuovo responsabile del Tavolo Ambiente della Lega Giovani Lombardia. Non nascondo di essere molto felice ed onorato. Ho sempre nutrito interesse per l’ecologia. Il mio percorso nel Tavolo Ambiente del movimento giovanile comincia nel 2019, un'epoca assai diversa da oggi. Grazie a riunioni, incontri e visite, chiamando anche esperti di settore, in quattro anni noi ragazzi e ragazze del gruppo abbiamo approfondito molto le tematiche ambientali ed energetiche, mettendoci al servizio delle nostre rispettive sezioni provinciali per elaborare proposte ed iniziative su tali argomenti. Ringrazio di cuore Silvio Molgora per aver guidato con devozione ed impegno il Tavolo. Per me - spiega Pellegrini - questa nomina non è un punto d’arrivo ma un nuovo inizio. Ho molti progetti per dare nuova linfa vitale al gruppo. Ora più che mai - commenta Pellegrini - serve diffondere una visione ambientalista diversa da quella corrente mainstream: non più ideologica ma pragmatica, non più lontana ma vicina al territorio, non più blanda e superficiale ma concreta, basata sulla realtà oggettiva e scientifica e non sulle parole di qualche venditore di fuffa. Noi giovani - incalza Pellegrini - dobbiamo impegnarci in tal senso, perché dal successo della transizione verde dipende il nostro futuro su questa Terra che ereditiamo. Lasciamo da parte la disobbedienza civile, l’eco-ansia e la paura dell’avvenire, che fanno bene solo a una certa agenda politica. Piuttosto, citando l’astronauta Samantha Cristoforetti, serve guardare al problema climatico con la voglia di risolverlo - conclude Pellegrini - ma per fare ciò bisogna rimboccarsi le maniche e lavorare. Niente piove dal cielo!”