Intervista col sindaco di Busto Arsizio, Gigi Farioli. Dal Baff, passando per il 'Made in Italy' e con la speranza di salvare la Pro Patria, tante le iniziative e gli eventi.
Busto Arsizio e la sua centralità nel panorama formativo, culturale e sociale del territorio. Con questo primo numero ‘speciale’, la nostra testata (operativa da oltre quattro anni nell’area del castanese e magentino e sul portale web www.logosnews.it), accetta la sfida del gruppo ‘Immediata’ per sostenere un’eccellenza storica territoriale: l’Aurora Pro Patria. “La ‘Pro’ - ci spiega il sindaco di Busto Arsizio Gigi Farioli - è un po’ la croce e delizia della città. Già dal nome si evince il ruolo che vorrebbe testimoniare, ma tanti e troppi millantatori negli ultimi anni l’hanno portata alla situazione che purtroppo ben conosciamo. La città ha sempre nel cuore le sorti di questa storica formazione, anche se le delusioni societarie degli ultimi anni hanno fatto sì che molti imprenditori rimangano tifosi, ma non più con un coinvolgimento diretto. Sono molto felice che la testata ‘Logos’ e il gruppo ‘Immediata’ abbiano dato avvio a questo ambizioso progetto per sostenere la squadra. Crediamo che questo operato non valga solo per l’emergenza attuale, ma che possa divenire un fulcro catalizzatore per la progettualità futura”. Ma veniamo all’impegno, profuso in questi anni dalla cittadinanza verso la storica formazione calcistica: “Sicuramente va ricordato il nuovo stadio, costato due milioni di euro, che risulta tra i più sicuri ed adatti di tutta la Lombardia, in merito alle recenti normative per la sicurezza - continua Farioli - a questa si aggiunge l’associazione ‘La Tigre nel Cuore’ che confidiamo divenga a breve una vera e propria fondazione proprietaria dello stesso stadio e capace di attrarre risorse. Ora vi sono dei budget assolutamente fuori norma, ma sono fiducioso per il futuro”. Un futuro, invece, che per la città è anche un bilancio di questi primi cinque anni di Amministrazione: “Sono molto orgoglioso del successo recente del BAFF, avviato cinque anni or sono sulla scia del ‘film festival’ e capace di aprire una vera e propria scuola come lo studio ‘Michelangelo Antognoni’ in Villa Patrizia. Ricordo con gioia il commento di Taviani quando disse: ‘Se esiste una speranza culturale per il cinema italiano, questa è a Busto Arsizio”. Ma termina una grande rassegna e ne inizia un’altra, quella del ‘Made in Italy’: “Insieme a Biella abbiamo fortemente voluto tutelare i marchi italiani, soprattutto per il tessile e il manifatturiero. In questa settimana vi sarà, però, spazio anche per convegni, vetrine ad hoc, alimentazione e dibattiti”. Cultura e scuola, concetti fondamentali per dare progettualità ad un’intera cittadinanza e fare da linee guida in questi cinque anni: “Sono i valori fondamentali su cui abbiamo voluto investire - racconta Gigi Farioli - insieme allo sport hanno segnato il nostro lavoro. Questo lavoro ci ha riportato ad una centralità nel panorama lombardo, pur operando nel più pieno rigore: abbiamo ridotto i debiti del 52% e aumentato gli investimenti del 210%”. Dai collegamenti per l’alta velocità, alla bonifica e al teleriscaldamento dell’area sud ovest cittadina, fino al restauro delle ville storiche: questi gli interventi che hanno caratterizzato gli ultimi anni. In attesa delle prossime elezioni e dei nuovi programmi, ora tocca alla cittadinanza tornare ‘in campo’ per cercare di sostenere una squadra che vuole essere anche il futuro di Busto.