Prete apparentemente ordinario, ma con un sorriso e una forma di accoglienza nuova... Padre Pino Puglisi è stato raccontato da due 'giovani' che hanno avuto la fortuna di crescere con lui.
Per descrivere nel profondo la meravigliosa persona di 3P, ovvero il martire della mafia Padre Pino Puglisi, a 30 anni dalla sua uccisione e a 10 dalla sua beatificazione, questa sera a Cuggiono, presso la Sala della Comunità, preziosa è stata la testimonianza di Laura Mortellaro e Domenico Musso che, all'età di 14 e 15 anni, avevano avuto il dono di vivere nella comunità di don Puglisi, ricevendo da lui tutto l'amore che sapeva donare a ognuno, ai giovani in particolare.
Prete apparentemente ordinario, ma con un sorriso e una forma di accoglienza nuova, con la sua semplicità e il suo modo di fare amorevole, la prima cosa che faceva era allargare le braccia! Venne ucciso perché era stato testimone dell'amore di Dio fino in fondo, cercando di dare dignità a un quartiere in condizioni di massimo degrado, in tutti i sensi, dove la mafia faceva da padrone. In soli tre anni era riuscito a cambiare le coscienze dei bambini, attraendo numerosi giovani. E questo, alla mafia, aveva dato molto fastidio!
Il prossimo sabato, alle ore 21 in Oratorio a Cuggiono, con ingresso gratuito, un bellissimo musical curato da ragazzi e volontari dell'Oratorio di Cassago Brianza.