L'Istituto Comprensivo di Cuggiono e Bernate Ticino intitolato a Rita Levi Montalcini. Una suggestiva cerimonia ha unito scuole e studenti delle due comunità.
Il ruolo delle donne nel mondo e nella società, l’importanza della formazione, l’attenzione ai più piccoli, il valore della dedizione nel perseguire sogni e obiettivi, l’orgoglio dei percorsi intrapresi... Erano davvero tante le emozioni e le sensazioni che la mattina di sabato 16 settembre si percepivano dai relatori e dagli ospiti invitati all’intitolazione dell’Istituto Comprensivo di Cuggiono e Bernate Ticino. Nella sede della Primarie cuggionese, infatti, molti genitori, bambini, famiglie, docenti, ex colleghi, rappresentanti politici e sacerdoti sono accorsi per una giornata davvero storica per le due comunità. Il ‘nome’ scelto a cui è stato dedicato l’Istituto è davvero di alto livello: un volto storico della medicina, ma anche della storia italiana, che ha rivoluzionato la neurologia: Rita Levi Montalcini. La cerimonia si è svolta nell’atrio di ingresso della scuola Primaria (a causa del tempo incerto), con la partecipazione del Corpo Musicale Santa Cecilia. Dopo i discorsi introduttivi dell’assessore ai servizi sociali cuggionese Serena Longoni (per l’assenza del sindaco Giovanni Cucchetti) e del sindaco di Bernate Ticino Mariapia Colombo, vi è stato un suggestivo ricordo di Rita Levi Montalcini da parte del professor Pietro Calissano, suo stretto collaboratore e fondatore della Fondazione a lei dedicata. A seguire un racconto della dott.ssa Amalia Ercoli Finzi, scienziata ed ingegnera aerospaziale (86 anni, lucidissima, tra le più stimate al mondo e consulente della NASA e dell’ESA), che con una toccante descrizione ha spiegato a bambini e insegnanti come e cosa l’ha portata, con lo studio, nel suo ‘essere donna’, a studiare il cosmo, le comete, sognando ora le missioni su Marte. A seguire il racconto della giovane Laura Mannarino, biomedica cuggionese di altissimo livello con tanti ricordi e aneddoti; quindi la dott.ssa Maya Fedeli. Tante donne, tanti racconti. Per lasciare poi spazio alla benedizione dei parroci, ai canti dei bambini di prima e terza elementare, fino all’atteso momento in cui è stata scoperta la targa di ‘dedica’ a Rita Levi Montalcini: esempio, testimonianza, obiettivo a cui tanti bambini e ragazzi possono e devono ambire.