A 150 anni dalla scomparsa di Alessandro Manzoni, la Biblioteca di Inveruno vuole ricordarlo attraverso la voce di tre brillanti autori che guideranno in un viaggio nella Milano ottocentesca, nei luoghi della sua vita e tra i personaggi del suo capolavoro, I Promessi Sposi.
Il 22 maggio 1873 moriva Alessandro Manzoni e a 150 anni dalla sua scomparsa, la Biblioteca di Inveruno vuole ricordarlo attraverso una narrazione un po’ insolita. Racconteranno un Don Lisander inedito, prendendo in considerazione l’uomo oltre lo scrittore. Un personaggio dalla vena ironica e da un vissuto ribelle e inquieto. Lontano dall’immagine polverosa che rimanda alle forzate letture giovanili del suo capolavoro. Attraverso la voce di tre brillanti autori si viaggerà nella Milano ottocentesca, nei luoghi della sua vita e tra i personaggi del suo capolavoro, I Promessi Sposi. Verranno svelate indiscrezioni e gossip dell’epoca relativi alla vita privata dello scrittore, figlio di Giulia Beccaria, donna bella e libertina, padre di numerosissimi figli e marito di due donne che lo hanno amato, ma diversissime tra loro.
Domenica 1 ottobre ore 16.30
La rassegna apre con il personaggio forse più controverso de I promessi sposi. Il prof. Ermanno Paccagnini offrirà, attraverso il libro da lui curato; Vita e processo di suor Virginia de Leyva, Monaca di Monza, un ritratto intrigante e veritiero del più famoso scandalo che sconvolse Monza agli inizi del XVII secolo.
Domenica 22 ottobre ore 16.30
Il secondo appuntamento vedrà ospite la scrittrice Eleonora Mazzone con il suo libro, da tempo in cima alle classifiche letterarie, Il cuore è un guazzabuglio. Conosceremo la versione più trasgressiva di Manzoni, un uomo che intreccia la propria vita a quella dei suoi personaggi, un’esistenza piena di ardore, delusioni e amori appassionati.
Domenica 29 ottobre ore 16.30
La rassegna si concluderà con Marina Marazza, già nota al pubblico per i suoi meravigliosi romanzi storici. Con la sua ultima opera Le due mogli di Manzoni ci trasporta, attraverso un’ accurata ricostruzione storica, in un paese alle prese con l’unificazione. Sarà la voce di Teresa, la seconda moglie a tratteggiare un Manzoni più intimo e umano, con tutte le sue tenerezze e le sue miserie.