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Territorio, Energia & Ambiente

Peste suina, Fontana e Beduschi incontrano i Forestali

Il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, e l'assessore Alessandro Beduschi, hanno incontrato a Palazzo Lombardia i vertici nazionali e regionali dei Carabinieri Forestali, per fare il punto sulla situazione legata ai contagi da Peste Suina Africana verificatisi in questi giorni in alcuni allevamenti della provincia di Pavia.

Il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, e l'assessore regionale all'Agricoltura, Sovranità Alimentare e Foreste, Alessandro Beduschi, hanno incontrato martedì 5 settembre a Palazzo Lombardia i vertici nazionali e regionali dei Carabinieri Forestali, per fare il punto sulla situazione legata ai contagi da Peste Suina Africana verificatisi in questi giorni in alcuni allevamenti della provincia di Pavia.
 
Presenti alla riunione il generale Andrea Rispoli, comandante delle Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari dell'Arma e il generale Simonetta De Guz, comandante Regione Carabinieri Forestale 'Lombardia'.
 
"L'incontro - sottolineano Fontana e Beduschi - ha confermato la massima attenzione, a tutti i livelli, per contenere la diffusione di una malattia che non è pericolosa per l'uomo ma che, se fuori controllo, avrebbe effetti devastanti per il comparto suinicolo lombardo, che conta la metà dei maiali allevati in Italia ed è il principale fornitore per le filiere dei salumi italiani più conosciuti e apprezzati al mondo".
 
Il generale Rispoli ha assicurato piena operatività e un aumento di uomini inviati per intensificare i controlli, sia sul campo, sia sulle strade e nella catena logistica legata alla movimentazione dei suini. Inoltre, in accordo con il ministero della Difesa, verranno formate squadre scelte di 'bioselettori' per contenere la popolazione di cinghiali, principale veicolo di trasmissione del virus PSA.
 
"Queste azioni sono fondamentali - concludono Fontana e Beduschi - e devono essere affiancate da una piena consapevolezza del rischio da parte di tutta la filiera suinicola. Vanno adottate misure di sicurezza a tutti i livelli e soprattutto segnalati tempestivamente casi sospetti, evitando comportamenti irresponsabili che rischiano di compromettere il lavoro di tutti e mettere in crisi un settore vitale per l'agroalimentare lombardo e italiano".

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