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Legnano, Sociale

Una città a misura della disabilità

La giunta di Legnano ha approvato le linee di indirizzo per la stesura del piano 'PEBA', il 'Piano per l’accessibilità, l’usabilità, l’inclusione e il benessere ambientale'. L'Assessore Pavan: "Servea andare ancora oltre, coinvolgendo commercianti e imprese".

Via libera dell’amministrazione comunale alle linee di indirizzo per la stesura del Piano per l’accessibilità, l’usabilità, l’inclusione e il benessere ambientale (PEBA). Il documento approvato è il frutto del lavoro svolto dal tavolo dell’ambito di consultazione permanente sull’Accessibilità cittadina e fornisce indicazioni utili alla stesura del PEBA del Comune di Legnano. La stesura e la predisposizione del PEBA saranno affidate a un professionista che sarà individuato prossimamente.

Il tavolo è stato costituito dall’amministrazione comunale alla fine del 2022, su impulso della Consigliera delegata alle Politiche di inclusione relative alle persone diversamente abili, per innescare un processo di consultazione e raccolta di esigenze, aspettative, indicazioni dai cittadini e dalle forme associate per redigere uno strumento di pianificazione che rispondesse alla concreta situazione della città e delle persone che la vivono. Diverse le aree di intervento individuate: barriere fisiche, percorsi e segnaletica (preponderante per numero di criticità emerse segnalate dai partecipanti al tavolo); accessibilità dei servizi pubblici, esercizi commerciali, strutture sanitarie e sportive; inclusione in ambito sportivo, culturale e ricreativo; scuola e lavoro. Il tavolo dell’ambito di consultazione è composto da quasi una trentina di realtà fra associazioni di volontariato e sindacali, istituti scolastici, enti (Commissione Pari opportunità e Parco Alto Milanese), organismi di partecipazione (Consulta del Volontariato, Comitato Parco ex Ila) ed esperti segnalati da associazioni ed enti.

“Il lavoro fatto dal tavolo si è posto due obiettivi – sottolinea Anna Pavan, assessore al Benessere e Sicurezza sociale: da un lato pensare al superamento delle barriere – tanto quelle di tipo architettonico che costituiscono un problema per chi ha fragilità fisiche come quelle di natura culturale-sociale che rappresentano un ostacolo per chi ha fragilità psichiche o sociali – dall’altro immaginare azioni che possano andare oltre il mero rispetto delle leggi in materia. Infatti, in diversi casi, anche rispettando la legge, i problemi della persona fragile non sono risolti. Per questo cercheremo di inserire nel PEBA strumenti per fare qualcosa in più rispetto a quanto richiesto dalle normative non accontentandoci, ad esempio, di assicurare l’accessibilità a un luogo, ma puntando a garantire la sua reale fruibilità. E questo per raggiungere l’obiettivo di realizzare un’autentica e fattiva inclusione nella nostra città”.

Aggiunge Anna Pontani, consigliera incaricata alle Politiche di inclusione relative alle persone diversamente abili: “Dal lavoro svolto dal tavolo è emersa anche l’opportunità per il Comune di dotarsi di un ‘Disability manager’, figura che, in stretto rapporto con il tavolo delle associazioni che proseguirà il suo lavoro, e il professionista estensore del piano, fra le altre cose, esprimerà pareri su provvedimenti inerenti progetti e iniziative con impatto sulla disabilità e inclusione, proporrà all’Amministrazione specifiche iniziative per migliorare accessibilità e fruibilità, individuerà criticità e verificherà le possibili soluzioni”.

Sempre dalle associazioni è emersa la necessità di incontrare un rappresentante di Confcommercio, per poi inviare, a tutti gli esercizi commerciali, una nota con la quale richiedere la disponibilità a collaborare per definire iniziative innovative, anche non obbligatorie per legge (ad es. posizionamento di pedane mobili, progetti di fruibilità a utenze fragili), nota alla quale diversi esercizi hanno già dato risposta. Si è deciso poi di avviare una ricognizione della situazione di accessibilità e fruibilità degli esercizi commerciali in città che sarà realizzata attraverso un questionario che sarà sottoposto ai negozianti dai volontari del servizio civile universale. Il questionario diventerà anche strumento di sensibilizzazione e di promozione di politiche di inclusione in favore di persone fragili.

Da ricordare che, nel bando delle imprese del DUC di Legnano emesso la scorsa primavera, l’amministrazione comunale aveva inserito fra i criteri premianti ai fini del punteggio la presenza di interventi che eliminassero le barriere architettoniche all’interno degli esercizi commerciali.

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