L'Unione Europea ha deliberato di non considerare la zootecnia alla stregua dell'industria in termini di emissioni. L'Assessore Beduschi: "La zootecnia lombarda è salva".
L'assessore regionale all'Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Alessandro Beduschi, commenta la decisione dell'Europarlamento, che oggi ha respinto l'ipotesi di includere gli allevamenti di bovini nella nuova direttiva emissioni industriali.
"Oggi - dichiara Beduschi - l'Europa salva la zootecnia lombarda e italiana dalla follia di chi avrebbe voluto equiparare una stalla a un sito industriale inquinante. Ma, soprattutto, sono le stesse istituzioni comunitarie a salvare faccia e credibilità dopo anni di campagne contro il settore agricolo che, è bene ricordarlo, sta facendo sforzi enormi in tema di sostenibilità ambientale".
In Lombardia, ha ricordato l'assessore Beduschi, il comparto dell'allevamento bovino rappresenta un pilastro dell'agricoltura, con 10.500 allevamenti che ospitano quasi 1,6 milioni di capi, pari al 28% del patrimonio nazionale. La consistenza media delle stalle è di oltre 150 capi, contro i 60 della media italiana.
"Proprio la zootecnia lombarda - prosegue Beduschi - per le sue caratteristiche sarebbe stata la vittima ideale di provvedimenti che oggi non hanno fondamento scientifico e rischiano di mettere in secondo piano qualunque sforzo giusto e proporzionato per rendere l'agricoltura un settore sempre più verde".
"L'augurio - conclude - è che la prossima legislatura europea sia caratterizzata da idee e provvedimenti meno ideologizzati e più utili a tutti, nel rispetto di un settore che assicura cibo a 500 milioni di cittadini e che è capace, come in Italia, di esprimere eccellenze note in tutto il mondo".