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Riaperta casa Stradivari

Dopo 343 anni torna a vivere a Cremona la casa del liutaio più famoso di tutti i tempi, Antonio Stradivari. A riprendere l’attività non è solo un luogo di storia e bellezza, aperto a cittadinanza e turisti. Ma anche di formazione per liutai e violinisti provenienti da tutto il mondo.

Dopo 343 anni torna a vivere a Cremona la casa del liutaio più famoso di tutti i tempi, Antonio Stradivari. A riprendere l’attività non è solo un luogo di storia e bellezza, aperto a cittadinanza e turisti. Ma anche di formazione per liutai e violinisti provenienti da tutto il mondo. L’edificio, d’impianto medievale-lombardo che fu abitazione e bottega del liutaio cremonese dal 4 luglio 1667, ospiterà anche corsi e master per apprendere la Liuteria. L’antica arte della progettazione, costruzione e restauro di strumenti a corda ad arco (quali violini, violoncelli, viole, contrabbassi), figura tra i 13 riconoscimenti dell’Unesco assegnati a Regione Lombardia, come patrimonio immateriale dell’umanità.

“La riapertura di Casa Stradivari rappresenta un modello al quale il mio Assessorato guarda con grande interesse. Aprire ai turisti i luoghi del ‘saper fare lombardo, di cui la nostra regione è ricca’”. Così Barbara Mazzali, assessore a Turismo, Marketing territoriale, Design, Moda e Grandi Eventi di Regione Lombardia, al taglio del nastro di Casa Stradivari, nel palazzo in corso Garibaldi, alla presenza delle autorità locali. “È la strada giusta unire l’attrattività di dimore storiche e antiche botteghe – ha spiegato – alla formazione professionale di nuove maestranze del nostro straordinario Made in Italy”. “Basta guardare un violino realizzato a Cremona per capire quale valore possa avere in termini artistici, musicali ed economici – ha continuato Mazzali -. Un violino Stradivari autentico oscilla tra un milione e i cinque milioni di euro. Uno strumento di questo calibro, così come altri analoghi, per essere riparato, deve essere affidato a mani esperte”.

Ancor oggi “l’eccellenza artigiana cremonese e lombarda – ha proseguito – può diventare un riferimento nel mondo per la costruzione degli strumenti ad arco. Ma anche per la loro riparazione”. “La riapertura di Casa Stradivari rappresenta anche – ha aggiunto – una grande opportunità per la città di Cremona. Essa punta infatti a diventare capitale internazionale della musica e della liuteria”. Il Cremonese, ha chiuso l’assessore, “è un territorio sorprendente”. Ospita anche la Scuola Internazionale di Liuteria, il Museo del Violino e la fiera ‘Cremona Musica 2023′ che come tutti gli anni si terrà a settembre ( dal 22 al 24). Oltre a fiere dedicate all’ eccezionale filiera enogastronomica locale, che vede nel settore dolciario, del torrone in primis, la sua punta di diamante.

Soddisfazione è stata espressa anche dall’assessore alla Cultura di Regione Lombardia, Francesca Caruso, che ha tenuto a inviare un messaggio in occasione dell’evento: “Il ritorno a grande laboratorio di liuteria e di cultura della casa nuziale di Antonio Stradivari è un evento importantissimo per Regione Lombardia, che rafforza l’importanza di questa antica arte – ha commentato Caruso -. Il Saper fare liutario è stato riconosciuto Patrimonio Immateriale dell’Umanità ed è uno dei 13 siti Unesco della Lombardia: rappresenta un incredibile volano anche per la cultura”.

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