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Politica, Milano

‘Un’altra Europa da Conservare’

A Palazzo Pirelli il convegno di Fratelli d'Italia per ripensare a un'Europa che sappia valorizzare le particolarità di ciascuno Stato senza sottostare al dogma dell'unico.

Nel 2024 i cittadini italiani saranno chiamati alle urne per le elezioni europee, e già si stanno muovendo i primi passi di campagna elettorale. Lunedì 10 luglio, presso il Belvedere di Palazzo Pirelli alle ore 17:30, infatti, Fratelli d’Italia ha organizzato il convegno ‘Un’altra Europa da Conservare’, per fare il punto sulla situazione politica dell’Unione.

Le previsioni, infatti, sono molto positive per i Conservatori e Riformisti Europei, gruppo cui appartiene anche Fratelli d’Italia, che ha l’obiettivo di imporsi come prima compagine continentale. Un obiettivo che non può prescindere, però, da alleanze più ampie, che considerino anche popolari e liberali. Attualmente il Parlamento Europeo vede il PPE (Partito Popolare Europeo, cui aderisce Forza Italia) come prima forza e i Socialdemocratici (cui adesice il Partito Democratico) come seconda. È evidente, quindi, che pur prevedendo i Conservatori come prima forza, le alleanze devono puntare a costituire un gruppo forte di centrodestra.

E che Fratelli d’Italia abbia particolarmente a cuore la tornata di elezioni europee lo dimostra la presenza di molti dirigenti nazionali e regionali al convegno di lunedì. Il pomeriggio sarà introdotto da Federico Romani, presidente del Consiglio Regionale di Regione Lombardia, e dalla Ministra Daniela Santanchè. Interverranno il senatore Marcello Pera, con una lectio magistralis, il giornalista Francesco Borgonovo e, non ultimi, Vincenzo Sofo e Mario Mantovani, rispettivamente eurodeputato ed ex eurodeputato. L’incontro sarà condotto dal senatore Sandro Sisler, coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia.

Un’occasione preziosa, dunque, per pensare a un’idea diversa di Europa, che sappia riconsegnare una sovranità più salda a ciascuno Stato dell’Unione e che sappia rispettare le specificità anche culturali di ciascuna Nazione senza dover sacrificare il particolare nel nome dell’unico.

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