La comunità islamica del magentino ha celebrato la 'festa del sacrificio'. Molti i fedeli che si sono riuniti in piazza Mercato: presenti anche il prevosto Marinoni e il consigliere Salvaggio.
L’unione fra le fedi e il definitivo addio alle polemiche degli ultimi anni della giunta Calati. La Festa del Sacrificio è ormai a tutti gli effetti una celebrazione magentina: mercoledì mattina la comunità islamica della città e centinaia di fedeli da tutto il magentino hanno ricordato la ricorrenza di Id al-adha, alla presenza delle autorità cittadine e dei rappresentanti della comunità pastorale cattolica.
Presente all’evento, che si è tenuto presso Piazza Mercato, anche il Prevosto di Magenta don Giuseppe Marinoni, che già da tempo fa sentire alla comunità musulmana la vicinanza dei fedeli cattolici in occasione di questa celebrazione. La Festa del Sacrificio dura tre giorni e ricorda il sacrificio a Dio di un montone da parte di Abramo, fermato da un angelo mentre era già pronto a sacrificare il proprio figlio Ismaele. Consiste nel sacrificio di un animale che viene poi diviso in tre parti: una da consumare subito insieme alla famiglia, una da conservare per i tempi a venire e una da destinare ai poveri. C’era anche il presidente della Pro loco Pietro Pierrettori, oltre al consigliere comunale di opposizione Enzo Salvaggio. La preghiera, iniziata alle 8:00, è durata un’ora e la festa continuerà nelle abitazioni dei fedeli musulmani che vivono nel territorio.