Arriva nel milanese Castello Sforzesco, la mostra “Fotografie Mediterranee”, scatti d'autore firmati da Enrico Peressutti, ineguagliabile architetto friulano fra i fondatori (con Gian Luigi Banfi, Lodovico Barbiano di Belgiojoso ed Ernesto Nathan Rogers) dello studio BBPR: quello che, nel 1958, ha costruito la famosa Torre Velasca. In “Fotografie Mediterranee”, Perressutti racconta la Puglia dei trulli degli anni cinquanta e del mondo rurale che, in un’architettura spontanea emersa come fungo da un umido sottobosco, si fa riferimento etno-antropologico. L'architetto, scomparso a sessantotto anni nel 1976, racconta la Puglia delle sue vacanze estive, attraverso trecento indomabili scatti che descrivono le costruzioni agricole di quella regione, i trulli, abitazioni ante litteram di quell'architettura razionalista propagata da Barbiano, Belgiojoso, Peressutti e Rogers. La mostra, proveniente dal successo di Bari, in dicembre (ma presentata a Venezia in autunno), non era in realtà all'esordio assoluto; già nel 1936, infatti, usciva nell’ambito della VI Triennale di Milano, usata dal BBPR per ribadire i principi dell’architettura funzionale. Le stesse fotografie, raccolte in due album, furono presentati a un convegno dell’Industrial Designer’s Institute, quando Peressutti insegnava alla School of Architecture di Princeton (USA). Anche il grandissimo architetto Le Corbusier, padre di ogni costruzione moderna, commentò gli scatti in una corrispondenza; definendo i trulli che compaiono chiari e immersi nel paesaggio circostante, architettura e arte in grado di “prendere contatto con il passato più essenziale, persino preistorico, cioè con l’essere umano per eccellenza”. La mostra, curata da Serena Maffioletti e Alberico B. Belgiojoso, è promossa dal Politecnico di Bari e dall'Università IUAV di Venezia, con la collaborazione della figlia di Peressutti, Marina. L'esposizione verrà inaugurata il 31 marzo, alle ore 16:00, durante un convegno presso il Castello Sforzesco di Milano. La mostra resterà poi aperta dal 1 aprile al 28 aprile 2011, dal lunedì al venerdì, dalle ore 9:00 alle 17:30; l'ingresso è libero ed è una splendida opportunità per conoscere un grande architetto e il suo occhio, capace di riportarci alle origini di una parte importante della nostra nazione.