Riorganizzare la 'Rete regionale del trauma', attivare un nuovo modello di triage e istituire un 'registro traumi' regionale, con identificazione degli hub e afferenze degli spoke secondo le indicazioni del Ministero della Salute, per migliorare e uniformare i servizi offerti.
Riorganizzare la 'Rete regionale del trauma', attivare un nuovo modello di triage e istituire un 'registro traumi' regionale, con identificazione degli hub e afferenze degli spoke secondo le indicazioni del Ministero della Salute, per migliorare e uniformare i servizi offerti. Questi i principali obiettivi dell'Osservatorio regionale per il trauma maggiore, riunitosi per la prima volta nei giorni scorsi a Palazzo Lombardia, alla presenza dell'assessore regionale al Welfare Guido Bertolaso e del direttore generale Giovanni Pavesi.
"L'Osservatorio sarà un punto di riferimento - ha affermato Bertolaso - e rappresenta un'esperienza da trasferire a tutto l'ambito dell'emergenza-urgenza. La situazione attuale, in particolare per il Pronto Soccorso, comprende tantissime eccellenze, ma anche situazioni complicate soprattutto a causa della carenza di personale e di procedure non uniformi. Vogliamo armonizzare questo comparto, ottimizzarlo e metterlo a sistema, attraverso un lavoro di squadra. La Lombardia, infatti, possiede professionalità eccellenti - ha concluso l'assessore Bertolaso - che meritano di lavorare nelle migliori condizioni possibili".
La Lombardia è la prima Regione ad applicare le indicazioni dell'Istituto Superiore di Sanità per la gestione del trauma maggiore e attualmente l'unica a essere dotata di un registro traumi regionale che permette la valutazione epidemiologica del fenomeno e un'attenta verifica della qualità dell'assistenza prestata in ambito extra e intra ospedaliero.