L'iniziativa prosegue ormai da anni ed è quindi consolidata. Il suo scopo è sempre il medesimo: sensibilizzare la popolazione sulla patologia dell'Alzheimer e sui suoi devastanti effetti. Avanti le cifre: ne soffre circa il 12% della popolazione tra gli ultrasettantacinquenni. Anche quest'anno Villa Cortese, Cerro Maggiore e San Vittore Olona hanno aperto le porte agli incontri 'Alzheimer cafè'.
L'iniziativa prosegue ormai da anni ed è quindi consolidata. Il suo scopo è sempre il medesimo: sensibilizzare la popolazione sulla patologia dell'Alzheimer e sui suoi devastanti effetti. Avanti le cifre: ne soffre circa il 12% della popolazione tra gli ultrasettantacinquenni. Anche quest'anno Villa Cortese, Cerro Maggiore e San Vittore Olona hanno aperto le porte agli incontri 'Alzheimer cafè'. L'atto finale si è svolto di recente al chostro solidale di Cerro Maggiore. A dare il via all'esperienza fu Dairago nel 2013 illustrando alla cittadinanza "L'importanza e il significato del progetto "Malattia Alzheimer - spiega una nota diffusa da associazioni Il Quadrifoglio e Croce Azzurra Ticinia tra le promotrici dell'iniziativa - una realtà con cui convivere e confrontarsi". Il fulcro del discorso è sempre stato parlarne per garantire poi nel concreto una reale vicinanza sia ai malati stessi sia ai loro familiari chiamati a convivere con questo dramma. "Gli Alzheimer cafè - si legge ancora- diventano quindi una comunità nella comunità in cui si risponde a un bisogno ineludibile dell'umanità e società contemporanea, nascono anche di fronte a una ferita così gravi profonda dell'uomo e della famiglia risposte che, una volta superato lo stigma, diventano colme di bellezza, intelligenza e relazioni significative". Insomma, una malattia che si affronta soltanto facendo squadra, facendo comunità. Di dolore ma anche d'amore e di voglia di prendersi cura del prossimo. Il progetto si inquadra nell'ambito del Piano di Zona dell'Altomilanese e i tre comuni hanno confermato la disponibilità a sostenerlo anche in futuro. "Un sentito ringraziamento - si conclude la nota - ai coordinatori delle iniziative, ai volontari delle associazioni che con disponibilità e grande pasione si sono occupati della gestione delle iniziative realizzate durante gli incontri, a tutti i professionisti che, con la loro apprezzata professionalità, hanno gestito gli incontri con pazienti e familiari".