L’anno scorso il ricordo di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino; in questo 2023 il pensiero per il Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, con l’intervento del figlio Nando.
L’anno scorso il ricordo di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, incontrando Fiammetta, figlia proprio di Paolo; in questo 2023, invece, il pensiero per il Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, con l’intervento del figlio Nando. Per non dimenticare e, allo stesso tempo, per ribadire ancora una volta e farlo forte e chiaro che, quando si parla di legalità, loro ci sono e ci saranno sempre. Loro, da una parte i ragazzi dell’istituto comprensivo ‘Ada Negri’ di Vanzaghello e Magnago, dall’altra le Amministrazioni comunali dei due Comuni e assieme anche diversi sindaci e amministratori del territorio attorno. Gli uni con gli altri, di nuovo, prima in una marcia che li ha visti attraversare alcune vie e zone del paese, poi al palazzetto dello sport vanzaghellese, dove hanno potuto ascoltare l’importante testimonianza proprio del professor Nando Dalla Chiesa. “Rispetto è un concetto fondamentale per la costruzione e la difesa della legalità - ha detto - Oggi, inoltre, stiamo aggiungendo pure qualcosa di ulteriore, ossia il rispetto per la memoria, perché è fondamentale sapere cosa sia successo prima. Solo così si potrà davvero dare vita e forma a ciò che verrà dopo. I ragazzi che scrivono a mio padre quando arriva a Palermo lo fanno in una situazione difficilissima ed è in lui, allora, che vedono una speranza per il presente e per il futuro. Tra le varie lettere che ho trovato sulla sua scrivania c’è, ad esempio, quella di un tossicodipendente che gli chiede di andare a vedere la triste realtà con la quale ogni giorno i giovani si devono purtroppo confrontare, la droga che circola ovunque nelle strade e nelle piazze. Vieni ad aiutarci, gli ripete nella missiva. E mio padre va per aiutarli. Incontra, infatti, i loro genitori, dicendogli vorrei che voi foste le mie forze dell’ordine contro la mafia”. “Come scuola, l’attenzione che abbiamo dato a questo tema è stata massima - conclude la dirigente scolastica, Maria Gabriella Martorana - Un percorso che ha visto alternarsi lezioni in classe e apputamenti direttamente sul campo, incontrando persone, associazioni e istituzioni”.
STUDENTI IN MARCIA PER LA LEGALITA'