Specialmente dopo il periodo pandemico si parla spesso delle condizioni della sanità lombarda e della lunghezza delle liste d’attesa.
Specialmente dopo il periodo pandemico si parla spesso delle condizioni della sanità lombarda e della lunghezza delle liste d’attesa. Una nostra lettrice, che desidera rimanere anonima, ci ha raccontato la sua esperienza per prenotare una visita reumatologica. “Nel 2021 il mio medico mi rilasciò un’impegnativa per una visita dal reumatologo. I primi problemi sono iniziati persino in fase di prenotazione: non mi è stato possibile fissare un appuntamento col medico fino al 2022, perché presso il CUP non era attivo o funzionante il sistema informatico per la prenotazione della visita che mi serviva. Sono riuscita a prenotarla solo nel 2022, appuntamento fissato per il 5 aprile 2023. Nel frattempo mi sono sottoposta a tutti quegli esami preparatori per la visita reumatologica, pagando per ciascuno di essi il ticket. Arrivato finalmente aprile, il 5 mi presento presso l’Ospedale di Cuggiono alla mattina per pagare il ticket della visita che avrei avuto nel pomeriggio. Il problema è che quel pomeriggio il medico non era di turno, e l’ho scoperto solo una volta arrivata in reparto. Subito mi sono recata di nuovo al CUP dove mi hanno confermato che il medico non c’era, e mi hanno spostato l’appuntamento al 31 maggio. Due giorni dopo, però, un’altra sorpresa. Il 7 aprile mi viene recapitata una lettera, spedita dal CUP, che mi avvisava che la mia visita era spostata a novembre 2023. A questo punto ho chiesto informazioni, e mi hanno detto che ci sono stati una serie di problemi per i quali l’unica data disponibile per la visita sarebbe stata a gennaio 2024. Si è generato in qualche modo un cortocircuito per cui avevo la possibilità di prenotare una impegnativa del 2021 solo nel 2024. Un qualcosa di scandaloso. Sono rimasta disarmata. Ho chiuso la pratica dell’impegnativa del 2021 e mi sono fatta rimborsare tutti i ticket che nel frattempo avevo pagato”.