La sua ribellione alle logiche mafiose, purtroppo, le costò la vita. Ma lei, Lea Garofalo, vive nel ricordo di mille iniziative: le è stato intitolato l'auditorium della scuola media.
Dichiarò guerra alla criminalità organizzata affermando con la sua esile ma determinata presenza il concetto di legalità. La sua ribellione alle logiche mafiose, purtroppo, le costò la vita. Ma lei, Lea Garofalo, vive nel ricordo di mille iniziative. E, di recente, vi è uno spazio in più per ricordarne la figura, quello intitolatole dal Comune di Canegrate. Al suo nome sarà infatti legata per sempre la sala dell'auditorium della scuola media. Momento di grande intensità, quello della cerimonia di intitolazione. Enza Rando, esponente di ‘Libera contro le mafie’ e senatrice nonché membro della Commissione Parlamentare Antimafia, ha parlato in modo appassionato della realtà della criminalità organizzata. L'intitolazione dello spazio ha assecondato la richiesta dell'associazione ‘Canegrate antimafie’ e ha ottenuto il placet del dirigente dell'Istituto Comprensivo Simone Finotti. "È bello - ha spiegato Rando - che all'ingresso della sala ci sia una targa con il nome di Lea Garofalo testimone di giustizia, e poter raccontare la sua storia a chi chiederà chi era". A scoprire la targa è stato il sindaco Matteo Modica.