La serranda abbassata e, poi, i ricordi che inevitabilmente fanno capolino in testa. Tanti, tantissimi, perché lì, tra quelle mura, come si dice, si sono davvero scritte pagine di storia del paese. Tempo di pensione, oggi, al ‘Bar Gollini’ di Cuggiono.
La serranda abbassata e, poi, i ricordi che inevitabilmente fanno capolino in testa. Tanti, tantissimi, perché lì, tra quelle mura, come si dice, si sono davvero scritte pagine di storia del paese. Tempo di pensione, oggi, al ‘Bar Gollini’ di Cuggiono. “Le sensazioni, ovvio, sono molteplici - racconta Luciano , titolare assieme al fratello Marco dello storico locale in piazza - Innanzitutto, l’emozione di essere arrivati, dopo 40 anni, a questo importante traguardo”. Un lungo percorso, insomma, fatto di impegno, immagini, episodi e aneddoti. “I momenti sono molti - continua - Ad esempio, ho ancora in mente i primi istanti di attività, in occasione della festa del Carmine. Ero stato qui per tre serate e, la mattina dopo, avevo gli orali della maturità. O ancora, abbiamo assistito al cambiamento della clientela: all’inizio c’erano quasi unicamente cuggionesi, quindi si sono aggiunti cittadini provenienti dal territorio e pure da fuori zona. Senza dimenticare, come si sono modificati gli orari; in principio, infatti, il bar era sempre pieno fino a mezzanotte, mentre adesso (specialmente dal Covid) si lavora in particolare alla mattina”. Sono solo alcuni dei tanti ricordi, dunque, per un locale che è stato un vero e proprio punto di riferimento. “Per usare un famoso modo di dire: qui ne abbiamo viste di ogni - conclude - Abbiamo resistito ai sensi unici, ai posteggi a pagamento e alle aperture ‘lampo’ di altri concorrenti che poi hanno chiuso. Noi, invece, ci siamo sempre stati. E questo è motivo di orgoglio e soddisfazione. Ora eccoci alla pensione. Chiaro che ci mancheranno molte cose, in primis il contatto con la gente, con cui, comunque, cercheremo di incontrarci fuori”.
'BAR GOLLINI': TEMPO DI PENSIONE