Nella splendida cornice della Sala Consiliare di Villa Rusconi, si è tenuto nella mattinata di sabato 6 maggio un importante incontro aperto alla cittadinanza, curato da CasaCastano e dalla Fondazione Aurea in merito allo stato del mercato immobiliare nel castanese.
Nella splendida cornice della Sala Consiliare di Villa Rusconi, si è tenuto nella mattinata di sabato 6 maggio un importante incontro aperto alla cittadinanza, curato da CasaCastano e dalla Fondazione Aurea in merito allo stato del mercato immobiliare nel castanese.
L’idea era quella di realizzare un quadro del mercato degli immobili nell’area dell’alto milanese, con un focus specifico, ovviamente, per la zona di Castano, andando ad analizzare le variabili che hanno causato i principali cambiamenti durante gli ultimi anni e quelle che invece potrebbero essere all’origine dei prossimi futuri.
Ottima la relazione di Federico Cerruto, Ceo di CasaCastano, che durante il suo intervento ha voluto sottolineare come “nonostante tutta la provincia di Milano faccia registrare meno atti di compravendita della sola Milano (24mila contro 26mila), l’alto milanese si difende bene e fa segnare il 13% delle compravendite totali nella provincia. Non è di meno Castano, che di quel 13% è responsabile del 18%”.
Un trend che finalmente è tornato in positivo (+27% compravendite nel 2022) dopo la flessione legata alla pandemia e, in linea generale, ai difficili periodi del 2008 e del 2020. Ma cosa cerca chi compra a Castano e come si compone la domanda? Dai dati elaborati da CasaCastano si evince che il 70% delle richieste di affitto o acquisto include la presenza di un giardino e questo, probabilmente, è uno degli effetti più evidenti del periodo pandemico.
Spesso gli acquirenti del castanese, anche a causa di un pgt molto ingessato che non prevede nuove costruzioni (al varo del comune la variante n.d.r.), provengono da Castano stesso oppure da zone molto vicine, tuttavia, segnala Cerruto, “non dobbiamo sottovalutare i primi segnali di una nuova tendenza che sembra dimostrare come sempre più persone scelgano di abbandonare le grandi città come Milano a favore di centri più piccoli ed immersi nel verde come Castano; è quello che stiamo registrando nell’ultimo periodo”.
L'età degli acquirenti è diminuita in media rispetto al periodo prepandemico con un incremento di giovani under 30 che hanno deciso di acquistare una casa, mentre è rimasta stabile per le altre fasce d’età. Anche dal punto di vista degli affitti, poi, la situazione sembrerebbe positiva con solo il 5% delle pratiche gestite da CasaCastano sul territorio che registrano casi di morosità.
Uno sguardo, infine, al lato sociale del mercato immobiliare l’ha offerto Emanuele Albertario, responsabile di Fondazione Aurea, un’associazione noprofit che si occupa di assistere i privati nel recupero e nella riqualificazione di edifici a beneficio della comunità, segnalando come “questo sia un aspetto sempre più rilevante e da tenere in considerazione nell’analisi del mercato immobiliare”.