Smantellata area di spaccio

In una zona di confine del territorio del Comune gli agenti di Polizia Locale hanno individuato una piazzola di spaccio, prontamente smantellata

Un sospetto ed altalenante via vai di soggetti che saltuariamente si recavano in un’area boschiva al confine del territorio comunale di Castano Primo, nell’Alto Milanese ove è stata scoperta dai poliziotti locali una vera e propria piazzola di spaccio.

Gli agenti dopo aver monitorato per qualche giorno il fenomeno ed aver localizzato con certezza il possibile luogo ove venivano cedute saltuariamente le sostanze stupefacenti ad opera di alcuni uomini, hanno nei giorni scorsi effettuato un blitz all’interno dell’area boschiva.

Hanno individuato così la postazione delle sentinelle addette a segnalare l’arrivo delle forze dell’ordine, nonché la retrostante piazzola di spaccio con tanto di tavolini, sedute, tettoia per ripararsi dall’acqua, panchine, ed un rudimentale focolare ove accendersi un fuoco nelle giornate più fredde, oltre logicamente a residui di imballaggi di confezionamento dello stupefacente e rifiuti di vario genere lasciati dai criminali.

Gli uomini del Comando Polizia locale mentre, procedevano alla bonifica dell’area, hanno notato tra la vegetazione un soggetto che si stava avvicinando proprio in direzione dell’area oggetto di spaccio.

Pensando si trattasse di un membro dell’organizzazione è stato fermato prima che riuscisse a fuggire. L’uomo, noto agli agenti quale un assuntore di zona, cercava di dissimulare la sua presenza in loco e, dopo aver opposto una iniziale resistenza agli agenti, è stato trovato in possesso di una modica quantità di hashish e portato presso l’Ufficio di Polizia Locale, dove gli agenti gli hanno sequetrato la sostanza stupefacente.

Assuntori e spacciatori di sostanze stupefacenti risultano sempre più attenti nell’area a confine di questi territori, questo anche a seguito delle numerosi attività poste in essere negli ultimi mesi dal Comando Intercomunale di Polizia locale di Castano Primo e Nosate nonché delle prime condanne emesse dal Tribunale di Busto Arsizio a vari anni di reclusione e decine di mila euro di multe afflitte a soggetti dediti alla cessione di sostanze stupefacenti in questi territori deferiti dalla PG operante.