‘L’Amore ai tempi di Messenger’ è stato il titolo dell’attualissimo incontro che è stato promosso dalla Cooperativa ‘Albatros’ presso la ‘Sala della Comunità’ dell’Oratorio. L’iniziativa si inserisce nel progetto ‘Giovani in Movimento’, una proposta attiva dal 2003 nei comuni del Castanese, ed ha lo scopo di coinvolgere i giovani, di una fascia di età molto ampia (14-25 anni) in una serie di attività destinate a promuovere la cultura del benessere. L’incontro di martedì è stato condotto dalla Dott.ssa Greta Petrilli, ricercatrice dell’Università di Modena e Reggio Emilia, che ha compiuto una panoramica generale su un argomento vastissimo, divenuto oggetto di studio accademico solo in tempi recenti. Anzitutto la Dott.ssa Petrilli ha introdotto la serata chiarendo i limiti e i pregi che la tecnologia porta con sé nell’ impatto psicologico ed educativo sui ragazzi a forte rischio di dipendenza (preadolescenti e adolescenti): da una parte il web è una risorsa di informazioni infinite, dall’altra rischia di sostituirsi, in modo distorto, alla realtà, conducendo il giovane ad estraniarsi e ad essere a rischio di patologie. L’argomento, molto attuale e poco battuto, ha stimolato la discussione in sala e, in sintesi, ha proposto alcune linee guida per aiutare i genitori nel loro compito educativo. Primo, è cruciale la conoscenza di questi strumenti nelle loro potenzialità e nei loro limiti: scoraggiare il ragazzo ad usare queste tecnologie per qualche paura, è controproducente. La ‘limitazione’ risulta essere intelligente se evita al giovane di incorrere in siti dannosi che rischiano di sconvolgere la sua corretta crescita psicologica. Secondo, bilanciare la frequentazione del ‘mondo virtuale’ con la vita nel mondo reale è essenziale per scongiurare la dipendenza da questi mezzi. Infine, riportare sempre il giovane a prediligere i rapporti umani e usare il web come eventuale punto di inizio per una relazione, ma non di sviluppo assoluto.