Tutto era pronto a Casterno, frazione di Robecco sul Naviglio, per la tradizionale ‘Marcia dei Ciliegi in Fiore’ che si è svolta come ogni anno nel giorno di Pasquetta e cioè lunedì 10 aprile.
Di corsa tra le campagne e i sentieri del Parco del Ticino. Tutto era pronto a Casterno, frazione di Robecco sul Naviglio, per la tradizionale ‘Marcia dei Ciliegi in Fiore’ che si è svolta come ogni anno nel giorno di Pasquetta e cioè lunedì 10 aprile.
Giunta alla quarantaquattresima edizione la Marcia dei Ciliegi è organizzata dall’ASD Casterno con il patrocinio del comune di Robecco ed è una delle manifestazioni sportive non competitive più belle del territorio. La marcia infatti è capace di richiamare ogni anno migliaia di runner - erano tremila a Pasquetta a Casterno quelli che hanno preferito alzarsi all’alba, ma non per andare a fare una grigliata, bensì a correre -, ma anche semplici camminatori. Infatti è famosa per i suoi percorsi immersi nella natura.
“La marcia dei Ciliegi nasce 46 anni fa” ci spiega Giovanni Crivellin, l’organizzatore della gara per l’Asd Casterno, pochi minuti prima della partenza dei corridori. “Questa è la quarantaquattresima edizione perché due edizioni sono saltate a causa del Covid. È una delle marce più partecipate della zona. Ci dicono i podisti che arrivano fino dal Trentino, arriviamo fino a 3.000-3500 partecipanti se il tempo lo permette. Dobbiamo ringraziare tutti i volontari che ci permettono di organizzare questa manifestazione e non da ultimo gli sponsor e soprattutto i podisti che ci vengono, perché senza di loro la nostra marcia non avrebbe significato”.
“Quest'anno si è tornati sulle classiche distanze con un percorso più breve di 5 km e mezzo e altri due più lunghi uno di 13 e uno di 20 km”, ha continuato Crivellin. Le due ultime sono però gare competitive ed è stato previsto anche un riconoscimento gastronomico, un risotto, per i primi 1.500 iscritti oltre a un premio per tutti i partecipanti. “Il percorso si sviluppa quasi interamente su sterrato – prosegue Crivellin - e in particolar modo si possono vedere degli angoli molto belli del bosco qui a Casterno che altrimenti non si potrebbero vedere perché sono boschi privati”.